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Avellino, Isochimica: la fabbrica della morte! Dopo 30 anni la rimozione dell’amianto.

Un grande giorno, per gli abitanti di Avellino, che dopo 30 anni si libereranno dei resti di una fabbrica che a partire dagli anni ’80, scoibendava le carrozze ferroviarie senza alcuna tutela e protezione per gli operai, ha provocato morte e sofferenza all’interno del  Paese , che  ancora oggi ricorda con dolore e rabbia la perdita delle persone colpite dalla strage avvenuta per mano  di persone accecate di potere. L’ Isochimica di Avellino, protagonista di uno dei peggiori disastri della storia industriale italiana,  uno stabilimento che conta oltre i  trecento morti  colpiti da una bomba di amianto , scoppiata in silenzio  e che giorno dopo giorno ha fatto ammalare: uomini  lavoratori dipendenti della fabbrica che ingenuamente accettavano un lavoro senza conoscerne i rischi e le conseguenze , donne e bambini  residenti nella zona vicina allo stabilimento , morti senza nemmeno accorgersene .

Oggi dopo 30 anni è iniziata la rimozione dei primi cubi in amianto dallo stabilimento dell’ex Isochimica,  evento importantissimo per la città di Avellino che ha visto il sindaco Foti  partecipare entusiasta e soddisfatto  all’evento e dichiarare le seguenti affermazioni:  “Oggi la città di Avellino, in un periodo non certamente breve ma comunque sostenibile, inizierà a liberarsi di questa bomba ambientale. È un  passaggio storico importante per il quale ci sono voluti 30 anni”. “Spero potremo presto discutere in Consiglio comunale di quale sarà la destinazione d’uso di quest’area , dovremo trovare la soluzione per restituire questi 4 ettari al godimento dei cittadini avellinesi e agli abitanti del quartiere”

I primi 15 cubi verranno trasportati in una discarica autorizzata di Torino  e lo stabilimento dell’ex Isochimica verrà ingabbiato con fibra di carbonio per evitare dispersioni nell’ambiente ed eventuali residui di amianto. Il Sindaco di Avellino ha un’ottima prospettiva per risanare la zona , infatti ha anticipato  la realizzazione di una stazione logistica , un centro di distribuzione urbana per consentire ai mezzi di commercio industriale di arrivare e ripartire . Ha inoltre espresso l’intenzione di ascoltare le richieste degli abitanti del quartiere , prima di una qualsiasi soluzione e destinazione dello stabilimento.

La Regione Campania ha inoltre emanato il decreto dirigenziale che destina 16 milioni di euro per il prosieguo delle operazioni di bonifica dell’ex stabilimento di borgo Ferrovia, il quartiere coinvolto dalla strage di amianto. Sarà per il momento  l’Istituto Superiore di Sanità a seguire le operazioni di bonifica con la collaborazione dell’Arpac.

“E’ nostro dovere lasciare in questo posto un simbolo a monito e a futura memoria per onorare questi lavoratori” , queste le ultime parole del sindaco che oggi è riuscito a stupire e a mettere in atto qualcosa che si era lasciato morire per anni.

Ora la ferita enorme che Borgo Ferrovia ha subito per anni può iniziare a risanarsi, con la speranza di ritrovare la serenità e la sicurezza ambientale che prima dell’Isochimica si viveva nel Borgo.

 

 

 

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