Qui ed ora

Bambino autistico escluso dalla recita di Natale

“Lo so che il mio piccolo non avrebbe partecipato – dichiara in lacrime la madre – so che non parla e non riesce a stare in fila, non c’e bisogno che lo sottolineasse la maestra, ma per me era importante anche solo vedere il suo nome su quella lista e vederlo quel giorno li, a saltare e divertirsi a modo suo, a vedere quel suo sorriso dolce, sogno infranto da chi lo ha emarginato invece di integrarlo”.

La dirigente scolastica si è giustificata dicendo che il bambino non ha ancora la 104 e quindi l’insegnante di sostegno, e loro devono trattarlo come un “bambino normale”… è vero, Antonio non ha la 104 e l’insegnante di sostegno – tuona la madre – ma questo lo sanno benissimo poichè sono in possesso della diagnosi funzionale e di tutte le certificazioni ufficiali, anche della struttura dove il bambino è in cura e, soprattutto, poichè il piccolo non è autosufficiente, oltre alla retta ricevono un extra per assisterlo nei suoi bisogni primari, quindi, sempre secondo la madre, la preside in questo caso ha cercato di lavarsi le mani e anche la coscienza, chiedendo inoltre maggiore elasticità alla famiglia altrimenti sarebbe stata costretta a dire di non essere più in grado di tenere Antonio nella propria scuola, dopo che invece al momento dell’iscrizione aveva detto l’esatto contrario.

 

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