Economia e Welfare

Biotestamento ed eutanasia legale: il week end di Radicali Italiani sul fine vita. Due i tavoli a Napoli

Fine settimana all’insegna dei diritti, della laicità e del fine vita per Radicali Italiani che a Napoli, nell’ambito della Giornata del biotestamento, ha dato vita a due appuntamenti informativi in merito alla legge recentemente approvata sulle disposizioni anticipate di trattamento. I tavoli sono stati organizzati dal dirigente nazionale di Radicali Italiani, Raffaele Minieri, e da Sarah Meraviglia del comitato nazionale del movimento guidato dal neo deputato Riccardo Magi. Ai cittadini è stato spiegato come redigere il testamento biologico e più in generale come avvalersi di tale diritto. Contestualmente, nel corso dei tavoli svoltisi venerdì a via Scarlatti e sabato 21 aprile (in contemporanea con oltre 100 comuni italiani) a via Toledo, volontari e militanti hanno raccolto firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare da qualche anno depositata alla Camera dai Radicali e in particolare dall’Assocazione Luca Coscioni, sulla legalizzazione dell’eutanasia. Obietti vo, anche alla luce delle dichiarazioni al momento dell’insediamento a Montecitorio sull’importanza delle proposte di legge di iniziativa popolare da parte del Presidente della Camera, Roberto Fico,  è ottenere la calendarizzazione del provvedimento e la conseguente discussione in Aula. La Giornata del biotestamento è stata indetta dall’Associazione Coscioni, da Radicali Italiani, dall’Uaar e dalla chiesa pastafariana per fare in modo che la legge che lo regola sia il più possibile conosciuta dai cittadini i quali, il più delle volte, non sanno come esercitare un diritto conseguito dopo anni di lotte faticose. Battaglie condotte fino alla fine da persone gravemente malate che hanno fatto del proprio corpo uno strumento di lotta politica. Luca Coscioni, Paolo Ravasin, Pier Giorgio Welby, Giovanni Nuvoli, Eluana Englaro e tanti altri fino a Fabiano Antoniani, alias Dj Fabo, diventato simbolo assieme a Marco Cappato (tesoriere dell’Associazione Coscioni) della lotta a favore dell’eutanasia legale. Dopo il biotestamento, insomma, le istanze radicali per un fine vita autenticamente libero vanno avanti sia fuori dal Parlamento che nei palazzi della politica.

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