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Brexit: accordo bocciato dal Parlamento, oggi si decide per il “No deal”

Continua a tener banco e a far discutere la situazione caotica in Gran Bretagna riguardo una possibile uscita dell’ Unione Europea.

La cose stanno cominciando a diventare critiche, soprattutto nelle ultime ore, poichè il Parlamento ha bocciato nuovamente l’accordo sulla Brexit negoziato da Theresa May con Bruxelles, gettando il Paese nell’incertezza, quando mancano circa due settimane al tanto atteso divorzio dall’UE.

La Gran Bretagna, che è sempre stata un’icona di stabilità politica, può essere ora teatro di avvenimenti imprevedibili, come delle elezioni anticipate o addirittura un secondo referendum, invocato da non poche persone.

Il risultato delle votazioni, 391 contro 242, è l’emblema di una sonora sconfitta per Theresa May, e fa sorgere dubbi e preoccupazioni sulla sua premiership, infatti si dichiara “profondamente rammaricata” per via della decisione maturata in Parlamento. Sperava in un cambio di idee da parte della Camera dei Comuni in virtù delle concessioni ottenute dall’ Unione Europea.

A respingere l’accordo, oltre all’opposizione laburista, sono stati tantissimi euroscettici del Partito Conservatore e gli unionisti nordirlandesi del Dup, piccolo partito che dà appoggio esterno al governo.

Oggi sarà un’altra giornata frenetica per la Gran Bretagna, per via della decisione che il Parlamento dovrà prendere sul “No deal“, ovvero l’uscita dall’Unione Europea senza un accordo, scenario considerato catastrofico da diversi analisti.

Quello sul “no deal” potrebbe essere un voto molto importante per il governo May, che non ha mai voluto rinunciare a questa opzione, ritenendola fondamentale per la sua strategia negoziale. D’altra parte, all’interno del Partito conservatore c’è molta resistenza a questa idea, condivisa da tutta l’opposizione.

La stessa premier ha detto di non voler imporre una linea di partito e di voler lasciare liberi i parlamentari Conservatori di votare secondo coscienza: una mossa piuttosto inusuale per un voto così importante.

Lo scenario più probabile sarà la bocciatura di questa proposta, ed a quel punto si dovrà procedere ad un nuovo incontro, presumibilmente giovedì, per discutere su un’eventuale proroga dell’ Articolo 50 del Trattato di Lisbona, nella speranza di spostare quindi ulteriormente il giorno del Brexit.

Su questa possibilità si è espresso il portavoce del presidente del Consiglio Europeo Donald TuskI 27 membri dell’Unione Europea si aspettano di ricevere una giustificazione credibile per una possibile estensione, con indicata la durata“.

 

A cura di Paolo Solombrino

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