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BREXIT: NEL 2018 PORTERA’ IL BLACK-OUT DI COLLEGAMENTI AEREI TRA REGNO UNITO ED EUROPA

La Brexit porterà presto, anche, black-out di collegamenti aerei tra Regno Unito e resto d’Europa. Per la precisione, ciò accadrà nel  settembre 2018,  ovvero prima  della negoziazione dell’addio di Londra dall’ Unione europea.

Infatti, i rappresentanti di compagnie aree, i gestori di aeroporti e industrie del settore non hanno nascosto i dubbi per quella che alla fine rischia di essere una Brexit per tutti. Una compagnia fra tante, che negozia la sua paura è Ryanair di cui l’amministratore delegato Michael O’Leary, non ha nascosto le strategie commerciali del gruppo, per il quale si è espresso così: «L’aviazione non aspetta marzo 2019. La scadenza per le compagnie è settembre-ottobre 2018», data a partire dalla quale «inizieremo a cancellare i voli».  Quindi  da aprile 2019, quando i britannici saranno extra-comunitari, c’è la possibilità di non avere alcun volo tra l’Ue e il Regno Unito, perché non si ritiene possibile trovare  un accordo alternativo alle norme attualmente in vigore.

Ryanair si prepara al peggio. Mentre, dal canto suo, la vicepresidente responsabile di affari europei e Nato, Nathalie Errard , si esprime con paura: «Difficile dire cosa succederà, vogliamo continuare ad essere ottimisti»,  si temono dazi, e ripercussioni sull’impresa. Ripercussioni, e serie, si prevedono in Irlanda. Il presidente della società che controlla lo scalo ricorda che Dublino non è solo l’aeroporto dell’Eire, ma serve anche da aeroporto per l’Irlanda del nord. «Quello che sarà difficile per noi, lo sarà ancor di più per loro», avverte Kevin Toland. L’unica ancora di salvezza romane la possibilità di  un accordo per l’aviazione tra Ue e Londra.

 

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