Cultura

CANTASTORIE-FRAMMENTI DI TEATRO E MUSICA SULLA TERRAZZA PANORAMICA DEL PARKER

Il 10 luglio la terrazza del Grand Hotel Parker’s ospita Cantastorie-Frammenti di Teatro e Musica, di e con Carlo Vannini e Michele Maione. L’appuntamento è per le ore 20.00, dopo il consueto aperitivo al tramonto delle 19.30.

Cantastorie è uno spettacolo musicale che si propone di tracciare un originale percorso in note, alla riscoperta della tradizione della canzone italiana. I due artisti partono dalla musica popolare, affrontano l’universo canoro della Napoli dell’800 ed approdano alla cultura cantautorale. L’irriverente scrittura di Giorgio Gaber, la forza di Gabriella Ferri e la malinconica ironia di Luigi Tenco sono il pretesto per improvvisare, sperimentare e fondere varie sonorità, creando musica nuova. La natura della performance, giovane e dinamica, è tracciata su due linee: quella più spiccatamente teatrale che si snoda attraverso la macchietta e la poesia, e quella più propriamente musicale che regala energia e suggestioni.

Il racconto in musica è intervallato dalle interazioni con gli spettatori, i quali sono coinvolti in un viaggio, nel tempo, attraverso le emozioni. Cantastorie vuole lasciare negli occhi del pubblico immagini e visioni, “frammenti”, appunto, “di teatro e musica” che hanno come obiettivo quello di educare al sogno il cuore di chi ascolta.

 

Note allo spettacolo

«Definire “Cantastorie” uno spettacolo o un concerto non è esatto. Noi preferiamo considerarlo una vera e propria festa. Infatti è questo lo spirito col quale decidiamo di esibirci davanti al pubblico, ogni volta. Come due saltimbanchi ci divertiamo ad invadere gli spazi teatrali e a rompere il velo della quarta parete, rendendo partecipi gli spettatori. Non importa se attraverso una macchietta, una canzone d’autore o un inedito, con le nostre mille facce e con i vari strumenti a disposizione, tentiamo d’ inventare uno spettacolo nuovo, ogni sera, per il pubblico sempre diverso che ci siede difronte. Abbattuta la distanza, che solitamente crea il palco, con una carezza, a volte con uno schiaffo, c’interessa toccare l’animo delle persone per condurle verso un immaginifico viaggio, attraverso i ritmi, le emozioni e le parole di tutti quegli autori che abbiamo amato incondizionatamente, anche solo per un attimo della nostra vita. La musica è il mezzo più adatto perché è capace di renderci tutti uguali e senza filtri. Da qui nasce l’esigenza e la convinzione forte che solo la conoscenza, il rispetto e l’amore per le proprie origini, possano far nascere oggi la voglia di rinnovare e creare, partendo dalla tradizione, musica nuova.»

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