Cultura

Cantone: «Il problema non è la corruzione ma la reazione ad essa»

La trasferta napoletana del dott. Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Anticorruzzione (Anc), venerdì 16 maggio, per una lectio inaugurale al Master di II livello in Criminologia e diritto penale presso l’ Università di Napoli Federico II, è stata ripresa dalla stampa più per le sue nette dichiarazione in merito a poteri  specifici da riconoscere a questa autorità per potere efficacemente occuparsi delle vicende dell’Expo milanese 2015, che per il contesto del Master su cui vogliamo ritornare. Ci ha colpito nel suo intervento sull’azione di prevenzione e repressione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni specie in riferimento alla gestione dell’Expo, la chiarezza e la trasparenza delle sue notazioni riguardanti gli strumenti legislativi esistenti o da perfezionare anche  in rapporto al suo specifico compito. Il riferimento è alla legge n. 190 del 6 novembre 2012, che reca disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzzione e dell’illegalità  nella Pubblica Amministrazione, e della legge 125 del 30 ottobre 2013, disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. Riprendiamo  una sua dichiarazione ai cronisti in merito alla facilità con cui ci si scambia mazzette e se ne parla al telefono con leggerezza: <<Non credo affatto che ci si debba meravigliare (…) la corruzione è un fenomeno molto diffuso, per certi versi più di quanto si comprenda. Il tema vero è la reazione della società civile. Credo che il tema vero non sia da attendere il lavoro dei magistrati, ma una volta che ci si è fatta un’idea cominciare  a prendere provvedimenti>>.

Nel contributo scientifico e formativo  anche da parte dell’accademia, merita attenzione questo Master di II livello in Criminologia e diritto penale esistente da cinque anni presso l’Università di Napoli Federico II, Dipartimento di scienze politiche, Osservatorio sulla legalità, Istituto di Studi politici “S.Pio V”, diretto dal Prof. Giacomo Di  Gennaro. Possiamo testimoniare  che questo Master è anche l’esito di studi  e di osservazioni (Osservatorio sulla camorra e l’illegalità del Corriere del Mezzogiorno, iniziato nel gennaio 2005)  sui fenomeni  e traffici criminali condotti da studiosi e ricercatori napoletani a partire dalla metà del primo decennio degli anni 2000. Vogliamo solo ricordare il volume di studi curato da G. Di Gennaro e D. Pizzuti: Dire camorra oggi. Forme  e metamorfosi della criminalità organizzata in Campania.

Il Master in questione, che si specifica come “Analisi criminale e politiche per la sicurezza urbana”, ha come obiettivo di formare professionisti ed operatori in grado di fornire competenze elevate nel campo degli interventi di prevenzione e contrasto di ogni forma di crimine. Si propone di far convergere la dimensione analitico-interpretativa dei fenomeni criminali con quella preventiva e di contrasto,  al fine di conoscere meglio e agevolare  l’investigazione  sui fattori e le dinamiche  criminali in modo da accrescere la sicurezza oggettiva. E’ un percorso di eccellenza non solo teorico, ma anche pratico ed efficace. Il Master produrrà annualmente un Report sulla criminalità e la sicurezza a Napoli.

Si tratta di  anticorpi contro la criminalità ed i fenomeni di corruzione da parte delle istituzioni formative auspicate da parte della società civile.

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