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Carceri di Santa Maria Capua Vetere, visita dell’assessore regionale Fortini, del garante campano Ciambriello e del magistrato Puglia. A 100 metri c’è anche uno Stabilimento Trito-vagliatura e  Imballaggi di rifiuti!

 

Questa mattina il Garante per i diritti dei detenuti in Campania, Samuele Ciambriello, insieme al Magistrato di Sorveglianza, Marco Puglia, all’assessore regionale per le Politiche Sociali Lucia Fortini hanno fatto visita ai detenuti della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Dalla Regione sono stati donati 180 frigo nuovi per il reparto femminile Senna, Tamigi e Tevere. Sono stati inoltre attivati, come ricorda la direttrice del carcere Elisabetta Palmieri, due laboratori di sartoria, il maschile gestito dall’amministrazione penitenziaria. Quello femminile gestito dalla Cooperative Lazzarelle dove gli stessi detenute e detenuti realizzeranno borse, accessori e vestiti per i trasferimenti dei detenuti. La delegazione ha visitato entrambi i laboratori e parlato con gli stessi. Samuele Ciambriello,  non ha esitato a ricordare uno dei temi più dolenti dell’ultimo periodo, il sovraffollamento carcerario. Il garante ha puntualizzato che su una capienza di circa 819 detenuti, oggi sono presenti 1050.  Ci sono 63 donne, 181 stranieri, in particolare Nigeriani, Albanesi e Ghaneani. Ha precisato anche la criticità sulla mancanza di figure come educatori. “Sono previsti 10 educatori ma da tempo sono presenti solo 4 educatori. Una cosa inaccettabile, un detenuto si ritrova a non avere una figura sociale con cui parlare.” -ha poi aggiunto- “Un’altro grande disagio è sicuramente la mala sanità, tempi non certi  per ricoveri, visite specialiste e operazioni. Per non parlare della mancanza di figure come psicologi, fondamentali per la ripresa e il cambiamento di un detenuto. Queste figure hanno la possibilità di avere un rapporto con i detenuti per un totale di 36 ore settimanali, questo rapporto basato anche su consigli disciplinari; se ogni psicologo o psichiatra dedica 4-5 minuti a detenuto al mese, ti ritrovi a terminare in pochi giorni le ore a disposizione. Io mi chiedo, come garante ma anche come uomo,  se c’è una mancanza di educatori, di psicologi a questi detenuti chi li deve aiutare? Come possono provare a cambiare completamente la loro vita?”  Ciambriello ha poi denunciato la  mancanza di una condotta idrica nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, costruita nel 1996, senza catena idrica per acqua potabile. I detenuti ricevono 2 bottiglie di acqua minerale al giorno dalla pubblica amministrazione. I fondi stanziati dalla Regione da tre anni, sono nelle mani dell’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere. Nonostante ciò non sono cominciati ancora i lavori. Un ritardo inspiegabile. In questo modo, il carcere toglie non solo libertà ma anche dignità, non a caso oltre ai tanti suicidi che arrivano negli ultimi anni, ci sono tanti casi di autolesionismo, di scioperi della fame”. “Io in qualità di Garante”, – ha continuato Samuele Ciambriello – “non posso tollerare la vicinanza con lo STIR. Stabilimento Trito-vagliatura e  Imballaggi di rifiuti, come è possibile mettere in un luogo i “Rifiuti umani” e  i rifiuti degli uomini. Questa è una concezione medievale. Io sono grato all’assessore comunale Lucia Fortini, complessivamente all’intera giunta che ci permette in quanto Garante di fare dei progetti, come abbiamo fatto con i malati di mente di Santa Maria e ci permette di creare sportelli di informazioni e di sostegno ai detenuti anche in altri carceri. Ma ringrazio soprattutto per aver dato la possibilità di consegnare 180 frigoriferi.  Ho la percezione che questo carcere in breve tempo sarà rafforzato con nuovi padiglioni. ”  Non è mancato anche il commento del Magistrato di Sorveglianza, Marco Puglia.“Qui c’è una folta compagine del clan dei Casalesi, è un territorio difficile ma vivere male il carcere rende difficile il reinserimento nella società di queste persone”.  Lucia Fortini infine aggiunge: “I frigoriferi sono solo un piccolo passo che contribuiranno a migliorare le condizioni di detenzione. E’ un preciso impegno dell’amministrazione regionale. La Regione sta puntando sul welfare, bisogna investire sulle persone”.

Per la cronaca mentre la delegazione era al Reparto femminile Senna, di alta sicurezza, una detenuta napoletana, Anna S., ha salutato il Garante Ciambriello perchè libera con braccialetto.

 

 

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