Cultura

Cavalli e cavalieri a Piazza del Plebiscito

Il 23 e il 24 maggio prossimi animerà Piazza del Plebiscito (l’antico Largo di Palazzo) la Gran Giostra dei Sedili, una giostra equestre con cavalieri rappresentanti i principali Sedili di Napoli (Porta Capuana, Montagna, Forcella, Nido, Porto, Portanova e Popolo) riportando la nostra città indietro nel tempo, alla fine del 1400.

Saranno due giorni di festa con grandi spettacoli d’Arte Equestre Napoletana e balli Rinascimentali.

Cavalli, cavalieri in armatura, tornei di scherma e attendamenti militari ci faranno rivivere uno dei periodi più floridi del Regno di Napoli.

Già da epoca aragonese, la Città ospitava le migliori manifestazioni equestri, i migliori allevamenti, i migliori Maestri. Giovani nobiluomini arrivavano a Napoli attratti da quell’arte desiderosi di far propria l’abilità e l’’eleganza dei cavalieri aragonesi. Una cronaca anonima dell’epoca, nel Giornale del duca di Monteleone attribuisce ad Alfonso V l’esercito più bello e i cavalieri più eleganti del suo tempo, senza confronto con i cavalieri del resto d’Italia.

Napoli, dal dominio dei d’Angiò fin quasi all’Unità d’Italia, è stata considerata in pratica la patria delle discipline equestri e il più importante serbatoio di cavalli in Europa. I Corsieri Napoletani erano una razza tanto pregiata da esser divenuta la cavalcatura dei sovrani di mezza Europa. Tutto questo aveva tanta importanza per il Regno di Napoli, che una moneta di Ferrante I d’Aragona recava, ben visibile sul recto, un cavallo.

L’evento è organizzato dall’Associazione Compagnia dell’Aquila Bianca specializzata nella Ricostruzione Storica, con particolare riferimento al XV secolo e nella realizzazione di Campi d’arme e Giostra Rinascimentali in Armatura.

Il responsabile dell’associazione, Roberto Cinquegrana, dichiara che “si realizzerà una piattaforma in terra di circa 70 per 30 metri opportunamente recintata e messa in sicurezza, dove nell’ultimo fine settimana di Maggio, per la rassegna Maggio dei Monumenti, una decina di Cavalieri si sfideranno lancia in resta ed in Armatura completa rappresentando i Sedili di Napoli”.

I Sedili (o Seggi o Piazze) erano delle istituzioni amministrative della città di Napoli, circoscrizioni, dal XIII al XIX secolo, in cui si rappresentavano i Nobili del tempo al fine di raggiungere il bene comune della Città.

“Sono fermamente convinto – prosegue Roberto Cinquegrana – che il Rinascimento nasce a Napoli, almeno trenta o quanrant’anni prima che a Firenze o a Roma. Già al tempo dei d’Angiò Napoli era una gran realtà culturale, un Petrarca e un Boccaccio trovarono un gran mecenate nel re Roberto il Saggio; per Napoli sono passati artisti del calibro di Cavallini, Tino di Camaino, Giotto e i suoi allievi, Simone Martini. Da Alfonso d’Aragona, poi, troviamo ambienti come l’Accademia Pontaniana, che contava fior d’intellettuali, per non parlare della musica: le Villanelle alla Napolitana erano cantate nelle corti di tutta Europa. E, ad un certo punto, tutto questo è svanito nel nulla, risucchiato dalla volontà politica del Vicereame spagnolo, e seppellito dalla damnatio memoriae”.

La Giostra rappresenta solo uno degli aspetti della festa in quanto nei due giorni sono previsti:

1) Corteo Storico da Piazza del Plebiscito fino al Maschio Angioino con circa un centinaio di figuranti vestiti storicamente. Sbandieratori, tamburini, Cavalieri a cavallo ed a piedi e nobili.

2) Matrimonio Rinascimentale al Maschio Angioino.

3) Messa solenne la domenica mattina in armi presso la Chiesa di San Francesco di Paola.

4) Spettacolo di Sbandieratori

5) Torneo di Scherma in Armatura

6) Giostra dei Sedili in Armatura

7) Spettacolo Equestre Serale d’Alta Scuola Napoletana con cavalli Spagnoli e meridionali.

8) Didattica con Cavalli degli Allevamenti meridionali quali Persani, Murgesi, e Napoletani.

9) Mercato Medievale con banchini Storici

10) Gran Ballo dei Nobili Napoletani in abito Settecentesco del periodo Borbonico.

La Gran Giostra dei Sedili del prossimo maggio dovrebbe essere dunque un nuovo modo di avvicinare la gente comune alla storia facendola vedere, toccare, respirare.

Una manifestazione spettacolare che rispetterà parametri culturali e storici senza improvvisazioni.

L’evento clou sarà appunto la giostra con i cavalieri che si sfideranno in rappresentanza dei sei sedili più importanti, una sorta di Palio di Napoli.

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