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Charlottesville, 3 morti e 35 feriti vittime dell’odio razziale: “Stato di emergenza nella cittadina della Virginia”

Charlottsville , Virginia,( USA), mentre era in scena un corteo antirazzista , che contestava la concomitante manifestazione di diverse associazioni  di sprematisti bianchi , una Dodge challenger di colore grigio , si è imbattuta a tutta velocità contro il corteo.3 morti e 35 feriti : è questo il bilancio della giornata di violenza e odio razziale che ha sconvolto  la cittadina americana .L’auto  che ha causato questo scempio era guidata dal giovane ventenne originario di Maumee in Ohio, James Alex Fields , che è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario .

Tra le vittime dell’impatto ,  anche una donna di 35 anni che ha avuto la colpa di attraversare la strada in un momento sbagliato,Alla sua morte si è  aggiunta quella di due agenti di polizia precipitati con un elicottero in servizio di pattugliamento aereo della cittadina dove si sono verificati numerosi scontri fra gli opposti manifestanti e le forze dell’ordine. L’Fbi ha avviato un’inchiesta per “attentato ai diritti civili” .Il governatore della Virginia Terry McAuliffe ha proclamato lo stato d’emergenza a Charlottesville, preallartando la guardia nazionale per possibile richiesta di intervento in città. Ed ha puntato il dito con parole dure la manifestazione dei razzisti bianchi alla base degli scontri. “Andatevene: nazisti e suprematisti bianchi non sono i benvenuti in Virginia.Vergognatevi. Non c’è posto per voi”, ha dichiarato il governatore McAuliffe. Mentre il Sindaco della cittadina Michael Signer, nel dichiarare il lutto cittadino per le vittime, ha fatto appello a tutti i manifestanti a “tornare a casa”.

Mentre le  parole di condanna del presidente Usa Donald Trump non esplicitamente dirette contro i suprematisti bianchi, suoi forti sostenitori in campagna elettorale, hanno portato ancora una volta l’inquilino della Casa Bianca al centro di una bufera politica: “Non c’è posto per questo tipo di violenza in America, chiedo a tutti gli americani di unirsi nel condannare l’odio e la violenza che si è manifestata da più parti”, ha twittato il presidente senza riferimento al razzismo suprematista”.

Dal fronte opposto all’amministrazione americana tanto l’ex presidente americano Barack Obama quanto Hillary Clinton hanno esecrato pubblicamente la violenza e l’odio razziale di Charlottesville. “Nessuno – ha scritto Obama sui social- è nato odiando un’altra persona per il colore della sua pelle o per la religione. Le persone devono imparare a odiare e se possono imparare l’odio, possiamo insegnare loro l’amore. Perché l’amore viene più naturale al cuore umano che il suo opposto”.

 “Il mio cuore – è tornta a farsi sentire l’ex Segretario di Stato e first lady sconfitta da Trump nella corsa per la Casa Bianca- è oggi a Charlottesville. L’incitazione all’odio che ci ha portati a questo è altrettanto pericolosa e da condannare come lo è la presenza di suprematisti bianchi nelle nostre strade. Ogni minuto che noi permettiamo questo persistere attraverso l’incoraggiamento tacito o l’inazione è una disgrazia corrosiva dei nostri valori. Ora è il momento per i leader di essere forti nelle loro parole e deliberare nelle loro azioni. Senza tirarsi indietro. Dobbiamo dare prova di cosa e chi sono americani”.

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