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CIARAMBINO(MOV5STELLE):”De Luca chiude il cerchio clientelare, le mani sulla sanità.”

“La prova di fedeltà del SI al referendum serve a De Luca per mettere definitivamente le mani sulla sanità campana e applicare il suo noto metodo della ‘frittura di pesce’. Il presidente della Regione vuole un segnale immediato da Renzi ovvero la poltrona occupata dal commissario ad acta alla sanità Polimeni. Con un emendamento ad personam alla legge di bilancio, scoperto e denunciato dalla deputata M5S Silvia Giordano, il premier è pronto ad accontentare chi ha istigato 300 amministratori locali alla clientela e al voto di scambio per la vittoria del SI”. Lo dice la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino che proprio oggi al Senato nel corso di una conferenza stampa con i parlamentari del M5S ha annunciato la presentazione di un esposto per voto di scambio con riferimento all’audio della riunione a porte chiuse di De Luca con 300 sindaci e consiglieri e una mozione di sfiducia in Consiglio regionale. “L’obiettivo di De Luca è mettere le mani sulla sanità campana, che vale più del 70% del bilancio regionale – attacca Ciarambino. “Dopo i direttori generali che si è nominato senza trasparenza e merito con una legge regionale ad hoc – evidenzia – ora nella legge di semplificazione De Luca chiude il cerchio delle nomine clientelari con i direttori di distretto”. “Modifica una legge regionale, l’ennesima – denuncia – per applicare anche per i direttori di distretto il criterio delle nomine senza trasparenza, senza merito, senza commissione valutatrice, che consentirà ai direttori generali (scelti direttamente da De Luca) di nominare i direttori di distretto delle Asl”. “Cosi De Luca completa l’operazione delle nomine clientelari – fa notare la consigliera -nomine nelle mani del presidente in barba alla norma nazionale”. “Il cerchio poi si potrà chiudere se passerà l’emendamento ad De Lucam e De Luca verrà nominato commissario ad acta al posto di Polimeni – conclude Ciarambino – grandi praterie clientelari davanti per organizzare compravendita di voti e favori e fritturine. La Campania di De Luca sembra ripiombata nell’oscura stagione in cui la politica era nella mani della banda dei quattro: Gava, Pomicino, Di Donato e De Lorenzo”.

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