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Coronavirus, il monito di Mattarella: “Ue solidarizzi e non ostacoli l’Italia”

“L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione europea“. Lo ha affermato in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha aggiunto: “Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione“.

Crimi: “Oggi è stata una giornata tremenda per la Borsa di Milano. Se alcuni giorni fa aveva un senso tenerla aperta, alla luce del precipitare della situazione, credo sia giunto il momento di sospenderla. Mi auguro davvero che venga fatta una attenta riflessione e la scelta giusta”. E’ l’osservazione del capo del Movimento 5 Stelle Vito Crimi, che ha poi accolto le parole del capo dello Stato: “Al contempo mi aspetto che dall’Europa giungano nei confronti Italia segnali equilibrati e di pieno sostegno: in questa fase non possiamo assolutamente permetterci scivoloni. In tale contesto le raccomandazioni del presidente Mattarella sono pienamente condivisibili. L’emergenza coronavirus non ha precedenti e la dobbiamo affrontare consapevoli del fatto che le politiche da mettere in campo devono essere necessariamente diverse rispetto a quelle del passato”.

Dal Movimento 5 Stelle arrivano poi le critiche all’Eurogruppo: “E’ intollerabile che il Mes sia in testa all’ordine del giorno dell’Eurogruppo del 16 marzo e sono fiero che la stessa posizione l’abbia presa il presidente del consiglio Giuseppe Conte”, la ha scritto su Facebook il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano spiegando che “per tutto il Movimento 5 stelle la discussione sul nuovo Mes non è assolutamente una priorità, anzi è da rinviare a quando ci saranno le condizioni per elaborare un piano più in linea con le necessità di una nuova visione europea, solidale e coerente con i suoi valori fondativi”. L’Unione Europea, conclude, ha una priorità di cui occuparsi, “qualcosa di molto più urgente per tutti gli europei e si chiama Covid-19. Tutto il resto è fuori dal nostro mirino“.

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