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Coronavirus, il punto della Protezione civile del 12 aprile

Sono complessivamente 102.253 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 1.984 rispetto a ieri. Sabato l’incremento era stato di 1.996. Il dato è stato fornito dalla Protezione civile. Calano ancora per il nono giorno consecutivo i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.343 i pazienti nei reparti, 38 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1176 sono in Lombardia, 2 in meno rispetto a ieri. Dei 102.253 malati complessivi, 27.847 sono ricoverati con sintomi, 297 in meno rispetto a ieri – e 71.063 sono quelli in isolamento domiciliare.  Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia – compresi morti e guariti – è di 156.363, con un incremento rispetto a ieri di 4.092. La Provincia Autonoma di Bolzano ha effettuato un ricalcolo dei guariti verificando una diminuzione di 110 rispetto a ieri.

Il trend – ha detto Luca Richeldi, primario di pneumologia al Gemelli di Roma e membro del Comitato tecnico-scientifico – è ormai affidabile. Mettendo insieme la riduzione dei ricoverati, dei pazienti nelle terapie intensive e del numero dei deceduti, possiamo affermare che le misure adottate e prorogate stanno avendo un impatto su questo virus. Dobbiamo avere cautela sul totale dei positivi che è dipendente dal numero dei test. Il numero sta aumentando di giorno in giorno. Si tratta di una cosa utile per capire meglio l’epidemiologia dei pazienti, ma falsa anche il numero dei positivi. Più test facciamo maggiore è la possibilità di trovare positivi”.

Borrelli ha reso noto di aver firmato “un’ordinanza per l’assistenza sanitaria e sorveglianza dei migranti soccorsi in mare o che hanno raggiunto il nostro territorio attraverso sbarchi autonomi. E’ un provvedimento necessario dopo quello interministeriale dei giorni scorsi secondo il quale i nostri porti non sono sicuri.  E’ un provvedimento applicato per la prima volta e per i 156 migranti che sono attualmente sulla nave Alan Kurdi. C’è l’esigenza di garantire anche per i migranti che sbarcano, la sorveglianza sanitaria cioè la quarantena e l’isolamento. Per questo il dipartimento creerà strutture o aree sulla terraferma oppure navi dove poter ricoverare i migranti. Dopo, saranno gestiti secondo le procedure ordinarie”, ricordando che la Croce rossa darà supporto insieme al suo personale sanitario, così come ci sarà il rispetto dell’uso dei Dpi”

“Il trend – ha detto Luca Richeldi, primario di pneumologia al Gemelli di Roma e membro del Comitato tecnico-scientificoè ormai affidabile. Mettendo insieme la riduzione dei ricoverati, dei pazienti nelle terapie intensive e del numero dei deceduti, possiamo affermare che le misure adottate e prorogate stanno avendo un impatto su questo virus”. 

 

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