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Coronavirus, qualcosa si può fare: le regole per difendersi

«Non deve creare allarme lo studio tedesco secondo il quale il nuovo coronavirus resisterebbe attivo sulle superfici circa 9 giorni». Ridimensiona la paura del contagio Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità. «Questo elemento, ancora da dimostrare e condotto su altri coronavirus e non su quello cinese, non fa la differenza sul contenimento precoce dell’epidemia».

 

Da quello che sappiamo rispetto alle precedenti malattie infettive respiratorie, Mers e Sars il nuovo coronavirus si trasmette molto più velocemente e la via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, non quella da superfici contaminate.

Cosa serve? Una corretta igiene delle mani e delle superfici. L’alcol e la candeggina sono sufficienti a uccidere il virus, come spiegano le risposte alle domande più frequenti sul virus che sono state nella gallery in alto.

La trasmissione principale del coronavirus è soprattutto aerea, attraverso starnuti e colpi di tosse di chi è infetto. Non ci sono dati sulla trasmissibilità attraverso il contatto con una superficie contaminata non sono disponibili per il nuovo virus. Il medico cinese Zhong Nanshan, che scoprì il virus della Sars, ha scritto in un articolo che il periodo di incubazione potrebbe estendersi fino a 24 giorni, 10 in più di quanto indicato fino ad ora.

Sono ormai più di mille i morti per il coronavirus, per il 99% in Cina e quasi tutti nella provincia dell’epicentro del contagio. I contagi sono più di 42mila, secondo i dati diffusi dal governo cinese. Confermato un caso a San Diego, in California: un americano che era a bordo del primo volo di cittadini statunitensi allontanati da Wuhan. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità il numero di infezioni rilevate in Cina si sta stabilizzando.

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