Cultura

Cultura e socialità sotto le stelle

Magnifica serata nel giardino di palazzo Landolfo per l’evento conviviale di fine anno sociale 2013/2014 dell’Istituto di Studi Atellani, sodalizio di produzione e diffusione culturale fondato quasi quaranta anni fa dall’illuminato storico, preside Sosio Capasso. Il programma, articolato in tre parti di cui, la prima propriamente culturale, una seconda decisamente conviviale e quella conclusiva prettamente musicale, ha preso il via all’imbrunire in una cornice tra il formale ed il familiare essendosi svolto nel curatissimo giardino di Palazzo Landolfo a Grumo Nevano. Samuele Ciambriello, da per suo, dopo i saluti del Presidente, Francesco Montanaro, ha moderato una interessante conversazione sulla storia della canzone napoletana condotta dal compositore, nonché prefetto, Pino Giordano, il preside Raffaele Cossentino, cultore della materia ed autore di un testo in merito edito da Rogiosi, e il famoso cantante Antonello Rondi che, alla fine della parte discorsiva, ha deliziato i presenti con quattro brani classici tra cui uno dello stesso Pino Giordano. A completamento di questa prima parte culturale e’ intervenuta la poetessa Tina Piccolo, ambasciatrice della poesia italiana nel mondo, che, a sorpresa, ha premiato l’Istituto per la qualificata opera di diffusione culturale pluridecennale ed ha recitato una sua toccante poesia dedicata alle canzoni. La serata e’ proseguita con un ricco buffet ed una seconda parte musicale in cui si sono esibiti, con brani classici e moderni, Tiziana Ruoto, Sossio Giordano, Piero Del Prete e Mimmo Papparella. A detta di tutti i convenuti la qualità degli ospiti intervenuti durante la sezione culturale ed il bellissimo giardino Landolfo hanno contribuito a creare un’atmosfera, davvero, coinvolgente e quasi magica.
Samuele Ciambriello nel finale della sua moderazione, condotta con la verve di sempre e con il racconto di aneddoti personale legati al mondo della canzone napoletana, ha sottolineato l’importanza di fare cultura in modo distensivo come quello di una serata sotto le stelle ed ha affermato che la musica e le canzoni sono veicoli di passioni e di  apertura dell’anima. Ed  ha così concluso: “Tutti devono avere una stanza dell’anima”!

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