Cultura

David di Donatello 2021, Sofia Loren è la Miglior attrice protagonista

In una cerimonia “quasi” in presenza e dominata dalle emozioni, l’attrice napoletana si aggiudica il settimo premio della sua carriere su sette candidature: “La gioia è la stessa della prima volta”. Elio Germano Miglior attore protagonista.

E’ Sofia Loren la grande protagonista dei David di Donatello 2021. Alla grande attrice va il premio come Miglior attrice protagonista per “La vita davanti a sé”, il settimo della carriera su sette candidature. In una cerimonia svoltasi in parte in presenza, trionfa “Volevo nascondermi”, film dedicato alla vita dell’artista Antonio Ligabue, che si aggiudica sette premi tra cui Miglior film, Miglior regia e Miglior attore protagonista con Elio Germano.

Le parole di Sofia Loren – “L’emozione è la stessa della prima volta, la gioia è la stessa. Voglio continuare a fare film: senza il cinema, non posso vivere”, ha detto la Loren, commossa, sul palco. “E’ difficile credere che la prima volta che ho ricevuto un David sia stato più di 60 anni fa. Sono molto grata a mio figlio, un uomo meraviglioso che ha fatto un film molto bello”, ha detto riferendosi al figlio, regista del film, Edoardo Ponti. “Non so se sarà il mio ultimo film, ma io senza cinema non posso vivere”.

Il discorso commovente della figlia di Mattia Torre – A ricevere una standing ovation non è stata solo l’interprete 86enne, ma anche il bellissimo discorso di Emma, la figlia di Mattia Torre. La cerimonia ha dato spazio a un momento di grande commozione al momento dell’assegnazione del premio alla Miglior sceneggiatura originale, assegnato postumo a Mattia Torre per il film “Figli”. “Dedico questo premio al mio fratellino Nico e a mia mamma, che non si arrende mai”, ha dichiarato visibilmente emozionata, ringraziando sul palco tutti quelli che le sono stati vicini dopo la morte del padre. Torre è scomparso il 19 luglio 2019 a soli 47 anni. A ritirare il premio anche la moglie Francesca.

Sette premi per “Volevo nascondermi” – La 66esima edizione dei David è stata senza dubbio la serata di “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti, che si porta a casa sbanca ai  David di Donatello con sette statuette (film, regia, attore protagonista , scenografia, fotografia, acconciatore e suono). “Un grazie particolare ad Antonio Ligabue, senza il quale non avrei potuto fare questo film. Un grande uomo e un grande artista, oggi è come se fosse qui con noi, dedico a lui questo premio”, ha detto Diritti. “Dedico il premio a tutti gli artisti, soprattutto quelli dimenticati”, ha commentato invece Elio Germano.

Matilda De Angelis Miglior attrice non protagonista – Grande sconfitto invece “Hammamet” di Gianni Amelio che conquista solo il Miglior trucco (su 14 candidature), mentre “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose” di Sidney Sibilia si porta a casa tre premi: Miglior attrice non protagonista e attore non protagonista (andati rispettivamente a Matilda De Angelis e Fabrizio Bentivoglio) ed Effetti visivi. Stesso destino per “Miss Marx di Susanna Nicchiarelli che ottiene Migliori costume, compositore e produttore. Il David di Donatello al Miglior regista esordiente è stato assegnato a Pietro Castellitto per il film “I predatori”.

Una serata piena di emozioni – E tutto questo in un’edizione con film necessariamente “stagionati” dalla pandemia, ma piena di autentiche emozioni. La serata non delude grazie alle performance di premiati e non, da Sandra Milo (David alla carriera), Monica Bellucci e Diego Abatantuono (David Speciale) ai quali si aggiunge una Laura Pausini, che canta dal Teatro dell’Opera di Roma “Io sì” (singolo premiato agli ultimi Golden Globe e candidato agli Oscar) e, infine, nel segno della cronaca le targhe David d’onore a tre professionisti sanitari: Silvia Angeletti, Ivanna Legkar e Stefano Marongiu, per il loro impegno nella battaglia contro la pandemia di coronavirus.

Il ricordo di Gigi Proietti ed Ennio Morricone – Altra standing ovation con scroscio d’applausi per Gigi Proietti, ricordato dall’amico e allievo Enrico Brignano. C’è stato inoltre l’omaggio del figlio di Ennio Morricone, Andrea, al padre con la direzione dal Teatro dell’opera di brani estratti da grandissimi film, da “Nuovo Cinema Paradiso” a “C’era una volta in America”.

Le parole di Sergio Mattarella – L’intera cerimonia, ha sottolineato in mattinata il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricevendo i candidati al Quirinale, è stata “un segnale di ripartenza e speranza. Dalla crisi che stiamo vivendo si esce solo con la solidarietà, visione e senso di appartenenza della storia comune”. Il Capo dello Stato ha rimarcato che le varie sfaccettature dell’arte “non sono elementi aggiuntivi della vita sociale, di cui si possa fare a meno, ma ne costituiscono parte irrinunciabile”.

Tgcom 24

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