Economia e Welfare

Decreto fiscale: nel 2019 tagli ai ministeri per 3 miliardi. Entro 20 giorni possibili rimodulazioni, garantendo i risparmi

Arriva per i commercianti un credito d’imposta del 30% delle commissioni sulle transazioni con carte e bancomat, che sarà riconosciuto alle piccole attività con ricavi e compensi entro i 400mila euro. E’ una delle novità contenute nell’ultima bozza del decreto fiscale. Il credito d’imposta partirà dalle spese sostenute dal 1 luglio 2020 (quando entreranno in vigore anche le multe per chi non accetta il Pos) e potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione. I costi sono calcolati per il primo anno in 26,95 milioni, che diventano 53,9 milioni.

Tra le novità contenute nell’ultima bozza del decreto fiscale ci sono anche i tagli alle spese dei ministeri per complessivi 3 miliardi e 89 milioni. Le “riduzioni alla dotazioni finanziarie” sono previste già per il 2019 dall’articolo 59 del decreto, contenente le disposizioni finanziarie. E servono a sostenere alcune misure, tra cui lo spostamento degli acconti fiscali al prossimo anno. Lo stesso articolo stabilisce che entro 20 giorni dalla pubblicazione del decreto il Mef può autorizzare rimodulazioni all’interno dei singoli ministeri, ma garantendo comunque i risparmi.

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