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DECRETO MEZZOGIORNO: VIENE POSTA LA FIDUCIA ALLA CAMERA

Il Governo pone la questione di fiducia alla Camera sul decreto legge Mezzogiorno. Lo annuncia nell’Aula di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro. Come hanno avuto modo di sintetizzare i senatori del Pd : “L’introduzione di nuovi strumenti incentivanti per i giovani imprenditori e per il sostegno alla nascita e alla crescita di imprese; l’individuazione di aree geografiche (ZES) dove favorire l’insediamento agevolato di imprese; la semplificazione e la velocizzazione di taluni procedimenti amministrativi, con particolare riguardo alla realizzazione di investimenti e all’ operatività degli enti territoriali; il sostegno alla formazione, all’ occupazione e alla riduzione delle situazioni di disagio sociale”. Inoltre,  Resto al Sud prevede l’apertura di nuove aziende dedicate all’agricoltura, all’artigianato, all’ industria, alla pesca e all’ acquacoltura, o anche nei servizi . Ai giovani di 18-35 anni si offrono 50.000 euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell’intero investimento e del capitale circolante, con esclusione delle spese per la progettazione e quelle per il personale . Si parla concessione ai giovani, per nove anni rinnovabili una volta, di terre incolte e immobili abbandonati di proprietà pubblica . Severo sulla questione è Roberto Occhiuto, per il quale  il decreto “è un provvedimento che contiene soltanto slogan, inutili spot, niente di strutturale o di realmente decisivo per il sud del nostro paese. E soprattutto, questa ennesima presa in giro da parte del governo, non stanzia neanche un euro di risorse aggiuntive, perchè tutto è finanziato con le somme già disponibili per il Mezzogiorno“.

Far rinascere il Sud, per decenni, incolto e diseredato è una missione che oggi, rientra tra i decreti da attuare.

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