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E’ MORTO PASCUTTI,HAI DETTO NIENTE! UN RICORDO DI VITO NOCERA.

Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti.

Questa la formazione del Bologna che nel 1964 vinse il campionato di calcio dopo lo spareggio con l’Inter all’Olimpico di Roma.
Di quella squadra Ezio Pascutti, morto ieri a quasi 80 anni, era uno dei cannonieri principali ( unitamente al danese Nielsen, scomparso qualche anno fa ).
Con i colori rossoblu’ Pascutti mise a segno 130 reti, i suoi gol erano fatti spesso con la furbizia di un’ala agile e sgusciante.

In quello spareggio di Roma Pascutti non era in campo. L’ allenatore Bernardini, tra i piu’ intelligenti e virtuosi , egli stesso ex calciatore tecnico e talentuoso , con una mossa a sorpresa col numero undici, al posto di Pascutti, schiero’ il terzino Capra.

Il vecchio Fuffo aeva gia’ intuito nel 1964 il peso di una innovazione, quella del moderno esterno di fascia che conosciamo oggi, grazie alla quale disoriento’ l’Inter e vinse lo scudetto.
Avevo dieci anni e, col Napoli in B, mi appassionai molto alle imprese di quella meravigliosa squadra. Il portiere Negri, quasi un anticipo di Zoff, il fine mediano Fogli, il saggio e classico regista Bulgarelli, e poi l’estroso Haller, un tedesco biondo che sembrava nato in Brasile. Di quella squadra Pascutti era anima e finalizzatore, non una star ma calciatore umile e concreto. Ora e’ morto , come gia’ Bulgarelli, Nielsen e lo stesso Haller. Per Pascutti, come per gli altri, la notizia con scarno e breve trafiletto. Non sempre informazione e sentimento stanno insieme. E’ morto Pascutti. Hai detto niente.

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