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E’ TEMPO DI UNA VERA RIVOLUZIONE LIBERALE,NON DI UNA DESTRA RETRIVA E GREVE.

Piccole riflessioni a “mente fredda”… L’esito referendario di ieri, al di là dei due “macro-schieramenti in campo” (quello del SI è quello del NO), ha confermato l’esistenza di tre “poli”. Nel primo, il #PD dovrà affrontare le (sue) beghe interne. #Renzi difficilmente si farà rottamare dai suoi. Farà autocritica. Cercherà di mettere in seria difficoltà i suoi detrattori. Proverà a farli sentire “piccoli, piccoli” e, in ultima istanza, a conservare la leadership dell’area in vista delle prossime “politiche”… Il fronte #populista, i grillini, insomma, continuerà nella sua spasmodica voglia (e necessità) di urlare. Il copione sarà sempre lo stesso. La storia racconterà delle loro contraddizioni. Delle firme false. Del loro “garantismo (soltanto) a metà” e della presunzione di essere l’unica risposta “onesta” ai bisogni del Paese. Continuerà ad essere soltanto l’imperitura “recita nella recita”, però: l’onesta’ non può rappresentare l’essenza di una proposta politica. Ne costituisce una premessa, semmai… La politica “si fa” sulla scorta di una visione, allo stesso tempo, lucida e arditamente “folle”, e la loro visione, unita ad un modus operandi da “sospetto continuo” e da “guerriglia in ogni dove” (accompagnate dalla loro drammatica sostanza: sono ultra-comunisti illiberali) è palesemente inadeguata. Non c’è da fidarsi, insomma, né oggi, né domani, né mai… Resta il “capitolo” #centrodestra, a sua volta diviso in almeno tre “correnti”. La prima, quella molto chiassosa, ma con evidente deficit sul versante “appeal”, è quella “sovranista”, capeggiata da #Salvini e dalla #Meloni. Una #destra retriva, molto greve, illiberale. La sovranità è concetto molto serio: farla diventare una corsa verso “un’autonomia” non meglio precisata è cosa molto pericolosa, soprattutto in un contesto nel quale l’Italia è oggettivamente in ginocchio… I cinesi comprano le nostre squadre di calcio come se nulla fosse. Sarebbe parecchio angosciante se, oltre a quelle, avessero gli strumenti “sovranisti” per comprarci in massa… #Berlusconi è sempre la! Allo stato attuale detiene il controllo dei gruppi parlamentari che vanno per “la maggiore” (quelli che potrebbero dare linfa vitale all’ennesimo governo non scelto dal popolo. Non si farà mai da parte. Non accetterà mai una leadership che non sia la sua. La stessa figura di Parisi, non è una soluzione reale: è soltanto un modo per tenere a bada la base del partito e per arginare le megalomani pretese del duo “Salvini-Meloni”. Insomma, Berlusconi sarà sempre il grande stratega dell’area di cui continuerà a fare (sistematicamente) il buono ed il cattivo tempo, fino alla sfida più ardita (per “trascorsi” e veneranda età): quella di ricandidarsi al ruolo di #Premier… Poi c’è il versante “conservator-liberale”, quello che sta propugnando da mesi una fase di “riflessione” e “ricostituzione” di idee, programmi ed “uomini”. Quella che ha voglia di #primarie, insomma. Quella che spera di riaccendere i cuori e le speranze di una parte di popolo, via, via (nel tempo) “sedotto e bidonato” dal grande sogno di una “rivoluzione liberale” che il centro-destra italiano è stato capace di scrivere soltanto nei programmi elettorali. Del resto, si sa, che è sempre difficilissimo “entrare in Chiesa e sostenere la mortalità dell’anima”, e la nostra società è a trazione “social-democratica maggioritaria”, sin dal “midollo”. L’alternativa sarà seriamente sostenibile soltanto se si avrà il coraggio (autentico) di accettare una sfida che è culturale, prima ancora che politica. Una sfida (anche) sul metodo perché quello farà sempre la differenza tra i meri sogni (astrattamente dati) e la concreta possibilità di vincere… Personalmente, sono e resterò (sempre) in questo terzo filone ideale. Voglia di dare una mano? Si. Molta. Ma solo per provare a disegnare (e costruire) un futuro di #libertà e di #autodeterminazione consapevole – ed illuminato – per uomini, donne, mercato e Stato… La storia la adoro. Dal passato si impara sempre moltissimo. Il futuro, però, lo costruiscono soltanto i sogni e la modernità… Audace. Irriverente. “Democraticamente incendiaria”…

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