GIORNATA DELLA MEMORIA. LA FOLLIA DELLA MENTE UMANA. L’OLOCAUSTO, LA SHOAH, PER NON CANCELLARE GLI ORRORI DELLA GUERRA E DEL RAZZISMO.

Come ogni anno il 27 gennaio cade il Giorno della memoria, ovvero la giornata dedicata al ricordo dello sterminio nazista degli ebrei, la Shoah o Olocausto. Ricordare per non ripetere. Lo sterminio del popolo ebraico in Europa da parte del regime nazista è una ferita profonda e insanabile nel cuore stesso dell’identità europea. E’ fondamentale far comprendere ai giovani, fin dove la follia della mente umana può arrivare nel nome di una ideologia politica, economica e religiosa.Che non si abbassi mai la guardia contro la violenza e l’antisemitismo. Purtroppo l’odio sui social ha fatto rinascere l’antisemitismo, il razzismo, la nostalgia del fascismo. E riemerge con forme anche sfrontate:vie intitolate ad Almirante, braccia tese negli stadi, la parola Ebreo usata in chiave dispregiativa, manifestazioni violente anche con cortei,nagazionismo e revisionismo anche nelle scuole.

Si è deciso di utilizzare questa giornata di commemorazione perché il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz. Le iniziative tuttavia procedono, di volta in volta, lungo tutto il mese di gennaio o anche alcune settimane a febbraio di ogni anno.
Nella giornata della memoria,mentre manteniamo vivo il ricordo della Shoah,diamo un valore mistico a quei luoghi, lì ci sono le nostre impronte. Cos’è l’Olocausto? Cosa significa Shoah? Il termine Olocausto indica, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il genocidio di cui furono responsabili le autorità della Germania nazista e i loro alleati nei confronti degli ebrei d’Europa e, per estensione, lo sterminio di tutte le categorie di persone dai nazisti ritenute “indesiderabili” o “inferiori” per motivi politici o razziali.

Shoah Termine ebraico («tempesta devastante», dalla Bibbia, per es. Isaia 47, 11) col quale si suole indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale; è vocabolo preferito a olocausto in quanto non richiama, come quest’ultimo, l’idea di un sacrificio inevitabile.Fra il 1939 e il 1945 circa 6 milioni di Ebrei vennero sistematicamente uccisi dai nazisti del Terzo Reich con l’obiettivo di creare un mondo più ‘puro’ e ‘pulito’ . Alla base dello sterminio vi fu un’ideologia razzista e specificamente antisemita che affondava le sue radici nel 19° sec. e che i nazisti, a partire dal libro Mein Kampf («La mia battaglia») di A. Hitler(1925), posero a fondamento del progetto di edificare un mondo ‘purificato’ da tutto ciò che non fosse ‘ariano’.

In occasione della Giornata della memoria è importante capire il fenomeno e cercare di contestualizzarlo. Quale modo migliore per farlo che leggere cosa hanno scritto le persone che l’hanno vissuta in prima persona o che hanno saputo raccontarla a partire da testimonianze reali?
Ricordare anche i tanti italiani razzisti ai tempi della Shoah,riconoscerlo è un buon antidoto alla retorica delle celebrazioni.
Fare memoria,rendere attuale oggi,per tenere alta l’attenzione contro ogni forma di razzismo e discriminazione culturale, sociale, politica e religiosa.
Una giornata sulla vita e non sulla morte, di figli che danno voce ai nonni e ai padri ma anche a se stessi e alle proprie lacerazioni.
Per non cancellare gli orrori della guerra e i ricordi dei lager.E’ importante vivere questa giornata come un’occasione di una seria riflessione,più che per il cerimoniale. La perdita di coscienza e di memoria purtroppo è crescente. L’odio sui social ha fatto rinascere l’antisemitismo, che si è evoluto, è cambiato, si è trasformato.

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