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Elezioni europee, la parola ai giovani politici del futuro

Il prossimo venticinque maggio si voterà per eleggere i rappresentanti del Parlamento Europeo, elezioni che, in un periodo di grave crisi come quello attuale sono attese con grande interesse.  Soprattutto i giovani vedono in queste Europee una speranza. Speranza in quel cambiamento tanto atteso, che possa risollevare la loro posizione, ai margini ormai da troppo tempo.

Sono molti i ragazzi attivi in politica, che credono si debba ripartire dall’Europa per risollevare l’Italia da questo momento difficile, tra di loro c’è Valerio Di Pietro, membro dell’Assemblea nazionale del Partito Democratico, che ha così commentato le prossime elezioni: “Ormai gran parte delle decisioni politiche riguardanti ambiente, lavoro ed economia devono essere prese all’interno di un contesto europeo. La crisi ha picchiato particolarmente duro lì dove gli Stati (come Spagna, Italia e Grecia) hanno dovuto tirare ulteriormente la cinghia per rispettare parametri europei e non incorrere in procedure d’infrazione. Per questo le lezioni europee sono particolarmente importanti, poiché è dall’UE che si possono creare le condizioni per una definitiva uscita dalla crisi”. Difficile fare previsioni, per il giovane democratico: “Queste saranno elezioni complicate per i partiti che fanno riferimento al PSE e al PPE, ci sarà una buona affermazione de i partiti “euroscettici” e di quelli che veicoleranno il malcontento verso la politica dell’”austerità ad ogni costo”, ci sarà una forte astensione in Italia, dove l’Europa è vista come un livello decisionale troppo distante e per cui poco percepito dai cittadini”.

Indubbia l’importanza di queste elezioni per ridare all’Italia un ruolo primario nel contesto europeo, come ha detto Francesco Senese, segretario dei Giovani democratici di Fuorigrotta (Napoli): “Queste elezioni sono l’occasione per rilanciare il ruolo dell’Italia a livello europeo, ma anche l’occasione di instaurare una nuova visione dell’Europa, che tenda sempre più verso gli Stati Uniti d’Europa, con la necessità di declinare gli obiettivi da raggiungere a quelle che sono le condizioni di partenza degli stati. Spero che gli italiani comprendano che l’Europa non è un’istituzione di “serie b”.

Intanto Beppe Grillo è certo che alle prossime elezioni il suo partito avrà ottimi risultati e a quel punto, è pronto ad andare da Napolitano  per chiedergli di poter governare. “A Grillo è già stata offerta la possibilità di partecipare al Governo- ha detto Senese- e lui l’ha rifiutata, nonostante Grillo fondi il suo successo elettorale sul populismo e demagogia, non può trasformare queste europee in elezioni politiche, mi sembra davvero ridicolo. Gli italiani si sono espressi nel 2013 e i Governi che si sono succeduti sono stati costruiti entrambi su quelle elezioni, inoltre ritengo Napolitano troppo serio perché dia ascolto al leader del M5s”.  Com’è stato detto, quindi, è difficile immaginare un’Italia fuori dall’Europa perché solo all’interno dell’Unione Europea si può sperare di trovare un’uscita dall’attuale crisi.

L’Europa, però avrà un ruolo importante anche per la rinascita e riqualificazione del Sud in Italia, la pensa così, Crescenzo Mariniello, Presidente dei Giovani in Corsa, associazione under 35 di centro-destra: “Queste europee saranno un banco di prova importante per i partiti italiani, anche se la percezione degli italiani per queste europee si è ridotta al quesito Europa sì o Europa no. Personalmente credo di votare un partito della grande coalizione del Ppe, auspicandomi maggiore attenzione delle politiche europee alle necessità del Mezzogiorno. L’Europa gioca un ruolo fondamentale nella partita per la rinascita del Sud”.  Sono molti i ragazzi ad avere le idee chiare sul ruolo che l’Europa, e ovviamente l’Italia al suo interno, avrà nell’attuare politiche rivolte a risanare questa grave condizione, che, visti i dati sconvolgenti della disoccupazione giovanile, tocca soprattutto la loro categoria.

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