Economia e Welfare

Ex Irisbus: slitta ancora l’intesa con Fiat, Governo al lavoro

Sembra senza fine la vertenza della ex Irisbus di Valle Ufita le cui sorti, a tre anni dalla chiusura dello stabilimento e a poche settimane dall’inizio della mobilità per i dipendenti, continuano a essere appese a un filo. Fumata nera ieri al ministero dello Sviluppo Economico al tavolo in cui la King Long Italia, Finmeccanica e Governo avrebbero dovuto discutere dell’acquisizione definitiva della fabbrica e il suo inserimento nel Polo Unico Autobus. La Cnh Industrial non ha partecipato alla riunione facendo slittare ancora i tempi per la firma dell’accordo, ma il Governo invita alla calma e alla fiducia ribadendo la massima attenzione per il caso ufitano.

Non è la prima volta che le trattative subiscono un rallentamento. Dopo la nascita negli uffici ministeriali di via Molise a Roma della IIA, la newco che a maggio aveva dato nuove speranze agli operai e fatto esultare il Governo, la vicenda è andata nuovamente complicandosi nel corso dell’estate. Intenso il lavoro del vice ministro Claudio De Vincenti e del responsabile dell’Unità di crisi del Mise Giampiero Castano, che hanno preso in mano le redini della vertenza. C’erano da superare le diffidenze di Finmeccanica, principale azionista della Breda Menarini di Bologna, nei confronti di un’operazione che coinvolgeva uno stabilimento, quello emiliano, ancora in vita e un altro, quello irpino, fermo da luglio 2011. Settimane di attesa e trattative scaturite nell’accordo dello scorso 12 settembre.

Questa volta sui contenuti della riunione e le motivazioni della mancata firma vige il massimo riserbo. Resta l’obiettivo primario di arrivare a un’intesa entro il 31 dicembre in modo da avere i tempi giusti per riposizionarsi sul mercato e agganciare commesse fondamentali per la sostenibilità del progetto Polo Unico. Aggiornata quindi la seduta che dovrebbe sancire la definitiva uscita di scena di Fiat. Intanto la prossima settimana Stefano Del Rosso, amministratore di King Long Italia, sarà in Irpinia per visionare in prima persona lo stabilimento e conoscere le maestranze.

Il tutto a poche ore dalla messa in onda di una puntata di Presa Diretta che, dopo aver dedicato spazio alla vertenza di Flumeri nella scorsa stagione, è ritornata sull’argomento con uno speciale sul trasporto pubblico in Italia, partito proprio dalla Irisbus irpina e dal suo indotto per approdare nella terra dei vicini francesi dove il Lingotto ha deciso di puntare per le future produzioni, chiudendo i battenti a Valle Ufita.

 

 

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