Approfondimenti

Facebook , nel mirino degli inglese :continuano le polemiche anche con gli Usa

Nell’ambito dello scandalo Facebook, state emesse da diversi paesi nuove accuse. In particolare nel Regno Unito, ha avuto via un forte dibattito tra alcuni deputati della commissione parlamentare cultura e media e Alexander Nix, ex amministratore delegato di Cambridge Analytica. Alla società di consulenza, le viene contestato la dura accusa di avere usato per  fini di propaganda politica i dati di decine di milioni di utenti del social network californiano.

L’ex amministratore Nix, ha continuato ad adottare la politica di  negare le accuse su tutta la linea, quasi ridimensionando la collaborazione della sua società alla campagna presidenziale di Donald Trump ed escludendo un qualsiasi ruolo chiave nel referendum sulla Brexit. Il network più utilizzato del pianeta,  torna anche nel mirino della politica statunitense, con critiche da parte di numerosi politici, sia democratici che repubblicani questa volta al centro ad essere al centro dell’attenzione sono gli accordi per la condivisione di dati con società cinesi. L’azienda è stata oggetto di numerose polemiche dopo aver confermato martedì che il costruttore cinese di smartphone Huawei, che è stato messo al bando negli Stati Uniti dall’intelligence e dall’esercito americano, figura tra i fabbricanti autorizzati a utilizzare i dati personali degli utenti. In una nota della sua recente audizione il leader della commissione energia e commercio della camera dei deputati, ha riferito che «Mark Zuckerberg, fondatore e amministratore delegato di Facebook, avrebbe dovuto comunicarli al Congresso e agli americani».  Al senato si sollevano richieste per una nuova audizione, questa volta davanti alla commissione affari esteri. Sembra che per l’ideatore di Facebook non ci sia tregua, nonostante le contromisure adottate per rendere più sicuro l’utilizzo del social.

Raffaele Fattopace 

Potrebbe piacerti...