Cultura

Fashion Week pronta al debutto: Dal 17 al 23 settembre Milano Moda Donna torna a far scintillare il capoluogo milanese con 58 sfilate, 110 presentazioni e 54 eventi per un totale di 170 collezioni

Dopo New York e Londra, e prima di Parigi, è ora il turno di Milano. La capitale meneghina, dal 17 al 23 settembre, sarà infatti sotto i fashion-riflettori con la settimana della moda, in cui i designer presenteranno le loro collezioni di prêt-à-porter Primavera/estate 2020.  Con l’arrivo della Fashion Week milanese è il momento in cui ogni donna sogna di diventare una piccola star, così da poter partecipare e sedere in prima fila. Un desiderio, che, molto spesso qualcuno pensa di poter realizzare semplicemente comprando un biglietto. In realtà come funziona un fashion show? Tutto quello che avreste voluto sapere, ma non avete mai osato chiedere, sulle sfilate di moda.

Sono molte le curiosità che la Fashion Week desta in chi non fa parte di questo mondo scintillante e complesso. Una settimana piena di glamour – che a Milano prenderà il via mercoledì 17 settembre – scandita da passerelle ed eventi blindatissimi.

Che cosa si cela quindi dietro agli show messi in piedi dalle grandi firme del prêt-à-porter per presentare le proprie collezioni? Che cosa avviene nelle location esclusive in cui sfilano modelle dai cachet milionari? Noi abbiamo deciso di raccontarvelo, mettendo insieme le 10 domande (e risposte!) che avreste sempre voluto fare, ma non avete mai osato… o semplicemente non sapevate a chi rivolgere.

1. Quanto dura una sfilata di moda?
Dieci, quindici minuti al massimo. Ma tanta è l’attesa: sia fuori, con fotografi pronti a immortalare i look più appariscenti e influencer agghindate a favore di scatto, che dentro, nella location in cui la sfilata ha luogo. Non è raro, infatti, che lo spettacolo abbia inizio con parecchi minuti di ritardo (30-45 minuti). Ma di certo ne vale la pena… almeno nella maggior parte dei casi.

2. Ci sono biglietti in vendita per assistere alle sfilate?
La sfilata di moda, in inglese fashion show, è il più delle volte uno spettacolo a tutti gli effetti. Si tratta però di uno show riservato ai soli addetti ai lavori, i quali ricevono un invito strettamente personale per potervi assistere. Negli ultimi anni le cose sono un po’ cambiate, i brand hanno cominciato a preoccuparsi del coinvolgimento dei propri follower e clienti, ed oggi è possibile «partecipare» all’evento grazie al live streaming trasmesso su siti e profili social. Quest’anno poi, la città di Milano allestirà un maxi schermo in piazza San Babila dove verranno proiettate le sfilate in diretta, in questo modo lo spettacolo da esclusivo diventerà inclusivo, rivolgendosi a tutti, milanesi e turisti di passaggio.

3. Chi sono gli ospiti dello show?
I buyer e i giornalisti invitati assistono allo spettacolo che, alle volte, si ripete, identico, per due volte: una dopo l’altra per ciascuna categoria. Agli editor, negli ultimi anni, si sono aggiunti una folla di influencer e it-girl, oltre a celeb e personaggi dello spettacolo a cui sono riservati i posti in prima fila, l’ambitissimo front row.

4. Quante persone lavorano alla preparazione di una sfilata? E per quanto tempo?
L’ingresso del primo abito in passerella è soltanto l’ultima fase del lavoro di mesi a cui contribuiscono numerose figure professionali. Il fashion show è in tutto e per tutto un breve spettacolo teatrale, un progetto artistico in cui ogni dettaglio è importante al fine di comunicare la collezione. Ci sono i vestiti, certo, ma ci sono anche musica, luci, allestimento. Una sfilata professionale avrà quindi bisogno di un regista, uno scenografo, un tecnico audio, video e luce, stylist, direttore casting, parrucchieri e truccatori, vestiaristi, fotografi, video-operatori, addetti stampa. A tutte queste persone, che inizieranno a lavorare per la realizzazione dell’evento con parecchi mesi d’anticipo, si aggiungo le modelle il cui cachet – se famose – può raggiungere cifre stellari.

5. Quanto costa organizzare una sfilata di moda?
Le cifre possono variare molto, fino a toccare punte di milioni di euro. Le voci che concorrono al costo totale di una sfilata sono tante – come scrive Il Sole 24 Ore che, a sua volta, riporta le stime della società di analisi e consulenza Pambianco. Oltre al budget necessario per pagare tutti i professionisti di cui sopra, si aggiungono la location, la produzione dell’evento e la stampa di inviti e press kit. Persino gli ospiti stessi, in alcuni casi, vengono pagati per sedere in prima fila – quando in grado di dare molta visibilità all’evento con un loro post sui social. Stando alle stime di Pambianco 100.000 euro è quindi la cifra minima per l’organizzazione di una sfilata professionale.

6. Dove hanno luogo le sfilate? Esiste un’unica location dove sfilano tutti i brand di prêt-à-porter oppure ognuno sceglie la propria?
La Camera Nazionale della Moda Italiana – così come le istituzione analoghe di New York, Londra e Parigi – fornisce degli spazi per i brand che vogliano usufruirne. A Milano, alcune location deputate alle sfilate di moda sono luoghi iconici della città, come Palazzo dell’Arengario e lo Spazio Cavallerizze del Museo della Scienza e della Tecnica. I brand più noti però, forti anche di solidi fatturati, si sbizzarriscono nella scelta della location, investendo budget stratosferici negli allestimenti con lo scopo di stupire e far parlare di sé.

7. Tutti i marchi sfilano sia a New York che a Londra, Milano e Parigi in una sorta di tournée della moda?
Ogni brand sceglie una sola città in cui sfilare. Ecco perché sono gli addetti ai lavori a spostarsi da una città all’altra durante il mese delle moda. Di solito la scelta ricade sul proprio paese, quindi un brand italiano sfilerà preferibilmente a Milano, uno francese a Parigi e così via. Esistono però alcune eccezioni. Miu Miu da diversi anni sfila a Parigi. Mentre, da questa stagione, l’inglese Peter Pilotto ha scelto Milano per presentare la propria collezione Primaver-Estate 2020.

8. Chi sceglie le modelle? Chi la musica?
Esistono figure professionali con il compito di svolgere queste specifiche funzioni all’interno dell’enorme macchina che viene messa in moto per la produzione di una sfilata. Per la riuscita di uno spettacolo che venga ricordato nei mesi successivi, ogni dettaglio è importante. Il casting director, affiancando il dsigner, ha il compito di selezionare le modelle, mentre la scelta della colonna sonora è affidata al sound designer, una figura professionale che ha competenze da dj, tecnico del suono e, ovviamente, di moda. In alcuni casi la scelta può ricadere su musicisti, a cui può essere richiesto di comporre temi originali o persino di esibirsi dal vivo durante la sfilata.

9. Posso comprare i vestiti che vedo in passerella?
Sì, ma non tutti e non subito. Alla Milano Fashion Week che avrà inizio il 17 settembre, sfileranno i vestiti della Primavera-Estate 2020, disponibili nelle boutique tra 6 mesi (fanno eccezione le collezioni cosiddette «See now, Buy now» – vedi e compra subito, capsule collection all’interno della collezione acquistabili subito dopo la sfilata). A volte, poi, aspettare non basta: un capo visto in passerella potrebbe non arrivare mai nelle vetrine dei negozi. É il caso di creazioni particolarmente stravaganti pensate appositamente per lo spettacolo.

10. Cosa sono le sfilate co-ed?
Si chiamano co-ed le sfilate in cui vengono presentate insieme le collezioni femminili e maschili della stagione. Per questa edizione della Settimana della Moda di Milano, sono dieci le sfilate co-ed presenti in calendario: Gucci, Bottega Veneta, Missoni, Salvatore Ferragamo, N21, Atsushi Nakashima, Boss, Fila, Frankie Morello e Gcds.

Per chi ama seguire attentamente le sfilate, i vip in front row, e avere un assaggio di quelle che saranno le It-shoes e le It-bag della prossima stagione, ecco la fitta agenda di appuntamenti, da seguire giorno dopo giorno, show dopo show.

Martedì 17
Ore 20: CNMI FASHION HUB OPENING

Mercoledì 18
Ore 10,30: ANGEL CHEN
Ore 11,30: TIZIANO GUARDINI
Ore 12,30: PETER PILOTTO
Ore 13,15: CALCATERRA
Ore 14: MARCO RAMBALDI
Ore 15: ARTHUR ARBESSER
Ore 16: PRADA
Ore 17: ANNAKIKI
Ore 18: ALBERTA FERRETTI
Ore 19: N°21
Ore 20: JIL SANDER

Giovedì 19
Ore 9,30: MAX MARA
Ore 10,30: EMPORIO ARMANI
Ore 11,30: ACT N°1
Ore 12,30: FENDI
Ore 13,30: ANTEPRIMA
Ore 14,30: GENNY
Ore 15,30: LUISA BECCARIA
Ore 16,30: VIVETTA
Ore 17,30: SIMONA MARZIALI
Ore 18,30: BOTTEGA VENETA
Ore 18,30: DANIELA GREGIS
Ore 20,30: MOSCHINO

Venerdì 20
Ore 9,30 : TOD’S
Ore 10,30: BLUMARINE
Ore 11,30: BROGNANO
Ore 12,30: SPORTMAX
Ore 13,15: ANTONIO MARRAS
Ore 14: ETRO
Ore 15: MARNI
Ore 16: ICEBERG
Ore 17: MARCO DE VINCENZO
Ore 18: AIGNER
Ore 19: FRANKIE MORELLO
Ore 20: VERSACE

Sabato 21
Ore 9,30: SALVATORE FERRAGAMO
Ore 10,30: GABRIELE COLANGELO
Ore 11,30: MSGM
Ore 12,30: CIVIDINI
Ore 13: CNMI – CAMERA BUYER ITALIA EVENT
Ore 14: ERMANNO SCERVINO
Ore 15: PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI
Ore 16: GIORGIO ARMANI
Ore 17: STELLA JEAN
Ore 18: AGNONA
Ore 19: MISSONI
Ore 20: GCDS

Domenica 22
Ore 9,30: DROME
Ore 10: BOSS
Ore 11,30: SHUTING
Ore 12,30: LAURA BIAGIOTTI
Ore 13,15: FILA
Ore 14: DOLCE & GABBANA
Ore 15: ATSUSHI NAKASHIMA
Ore 16: GUCCI
Ore 17: CRISTIANO BURANI
Ore 18,30: SUZHOU
Ore 20:GREEN CARPET FASHION AWARDS ITALIA 2019

Lunedì 23
Ore 9,30: ULTRÀCHIC
Ore 10,30: ALEXANDRA MOURA
Ore 11,30: FASHION HUB AND EMERGING DESIGNERS MARKET DAY

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