Economia e Welfare

Fca contiene impatto covid, perdita netta 1 miliardo

Fca contiene nel secondo trimestre l’impatto del Covid-19 con una perdita netta e perdita netta adjusted entrambe a 1 miliardo di euro. L’ebit adjusted è negativo per 0,9 miliardi di euro. Il Nord America chiude il periodo in positivo.

Il nostro secondo trimestre ha mostrato come le azioni decisive e il contributo straordinario delle nostre persone abbiano consentito a Fca di contenere l’impatto della crisi dovuta al Covid-19. Mentre l’azienda resta vigile sulla salute e sulla sicurezza dei propri dipendenti, i nostri stabilimenti sono ora operativi, la rete ha ripreso le vendite sia nelle sedi che online e abbiamo la flessibilità e la forza finanziaria per portare avanti i nostri piani”. Così l’amministratore delegato di Fca, Mike Manley, commenta i risultati del secondo trimestre.

I risultati e il flusso di cassa operativo sono in significativo miglioramento a giugno. Lo sottolinea Fca nella nota sui conti del secondo trimestre. Fca ha una liquidità disponibile di 17,5 miliardi di euro a fine giugno, che esclude la quota inutilizzata, pari a 4,5 miliardi di euro, della linea di credito da 6,3 miliardi di Intesa Sanpaolo. Inoltre, a luglio è stato emesso un prestito obbligazionario multi-tranche per 3,5 miliardi di euro nell’ambito del Medium Term Note Programme che sostituisce la linea di credito ponte di 3,5 miliardi di euro sindacata ad aprile.

Non si prevede che l’indagine avviata dalla Commissione Europea possa causare ritardi nelle tempistiche della fusione” dice Fca nella nota sui conti. “La crisi del Covid-19 ha sottolineato ulteriormente la logica stringente della fusione tra Groupe Psa e Fca. Il lavoro di entrambi i team per portare a termine la fusione è proseguito a ritmo sostenuto e prevediamo di raggiungere l’obiettivo di diventare un’unica società entro il primo trimestre 2021. Le approvazioni antitrust -sono state ottenute in 12 delle 22 giurisdizioni coinvolte.

Le consegne globali complessive di Fca nel trimestre sono state 424.000, in calo del 63% per la sospensione della produzione e la caduta della domanda conseguenti alla pandemia. Il riavvio in sicurezza e con successo delle attività produttive nella seconda metà di maggio e le azioni di controllo dei costi hanno portato il Nord America in positivo, con un ebit adjusted di 39 milioni di euro. Negli Stati Uniti, la domanda è stata superiore alle aspettative, con Fca che ha migliorato la quota del mercato retail nel trimestre. Inoltre, Dodge è diventato il primo marchio americano ad aver raggiunto il primo posto assoluto nell’indagine annuale sulla qualità J.D. Power Initial Quality Study. In America Latina per la prima volta Fca è al primo posto in termini di vendite e quota di mercato, che si è attestata al 15,9% per il trimestre. Questo risultato è stato trainato dal mercato brasiliano dove Fca si è posizionata al primo posto, con una quota del 19,8%, grazie alla forte domanda per i pickup e i suv del Gruppo. A fine giugno è avvenuto Il lancio commerciale del nuovo Fiat Strada che sta registrando una domanda sostenuta. In Emea gli stabilimenti produttivi sono progressivamente ritornati operativi durante il trimestre. Mentre il mercato continua il recupero, il Gruppo si è concentrato sul lancio dei veicoli elettrificati Made in Europe: le Jeep Renegade e Compass “4xe” Phev, iniziandone la produzione nel trimestre e la nuova Fiat 500 totalmente elettrica che sarà prodotta a partire dal terzo trimestre. Sempre nel trimestre, Maserati ha anticipato la presentazione della nuova Ghibli Hybrid con una serie di immagini in attesa dell’anteprima mondiale del veicolo a luglio. Ad ulteriore dimostrazione dell’impegno a investire ed elevare questo brand iconico, Maserati ha confermato che il Maserati Day si terrà il 9-10 settembre a Modena, con la presentazione della nuova super sportiva Maserati MC20 e altri futuri modelli.

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