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FORMULA 1 , GRANPREMIO DEL BAHRAIN : TRIONFO FERRARI CON VETTEL . SECONDO HAMILTON , MENTRE RAIKKONEN E’ QUARTO.

E’ una vittoria rotonda ed eloquente, la seconda stagionale della Ferrari di Sebastian Vettel. Una vittoria che, oltre a restituire al tedesco la leadership del  campionato mondiale 2017 (ora ha 68 punti, contro i 61 di Hamilton) , racconta chiaramente come il team di Maranello sia riuscito definitivamente a colmare il gap che la separava dalla Mercedes. Adesso le due macchine sono sostanzialmente alla pari, e questo disegna uno scenario avvincente come da troppo tempo la Formula 1 non ricordava. “Buona Pasqua e grazie a tutti, oggi è stato un piacere  “. Queste le parole di Vettel che celebra così il suo successo numero 44 in carriera .Secondo Lewis Hamilton, protagonista di un incredibile (quanto vano) tentativo di recupero negli ultimi tredici giri, nei quali ha recuperato però solo una parte dei 14” di ritardo accumulati dal leader della corsa. Alle loro spalle Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen, che hanno però dimostrato di non sapere reggere il passo dei rispettivi compagni. La Mercedes è leggermente più veloce nelle qualifiche; la Ferrari ha un passo gara decisamente migliore. Ma soprattutto ha le idee molto più chiare circa il comportamento della macchina al variare delle mescole. La gara di Sakhir è stata il risultato quasi matematico di queste premesse. Decisivo è stato il guizzo, al via, di Vettel. Hamilton, che partiva dalla parte sporca del tracciato, ha perso qualche metro di troppo e il tedesco ne ha approfittato per infilarsi tra lui e Bottas. A quel punto, il muretto Rosso ha proposto la mossa che sembra ormai un marchio di fabbrica: l’undercut. Ha fatto uscire subito Vettel per cambiare le gomme costringendo la Mercedes a ipotizzare una mossa difensiva. Ad aiutare gli anglo tedeschi ci ha pensato ancora una volta la safety car (era successo lo stesso in Cina): ricominciata la gara Vettel era sì in testa ma con un vantaggio decisamente minore rispetto a quello che avrebbe potuto essere senza interruzione. A quel punto le caratteristiche delle macchine hanno fatto la differenza, la Ferrari con un migliore passo gara è riuscita a mantenere il proprio margine sulla Mercedes di Hamilton che le ha tentate tutte, sia sul piano strategico sia sul piano della guida per rimontare. Alla fine, l’equilibrio della gara è stato tale che la differenza vera l’hanno fatta proprio quei cinque secondi,  confermando quanto lo stesso Hamilton aveva detto al tecnico Mercedes, Aldo Costa a Shanghai, appena tagliato il traguardo: “Quest’anno non possiamo sbagliare nulla”. E di errori,  oggi, la Mercedes ne ha fatti almeno due: oltre alla manovra sconsiderata di Hamilton su Ricciardo, il box anglo tedesco ha gestito malissimo il doppio pit stop contemporaneo che ha dovuto fare in occasione della safety car. Messi sotto pressione, gli imbattibili delle Frecce d’Argento non sono poi così imbattibili.

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