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Gattuso: “Bisogna avere in testa il Napoli 24 ore al giorno. Ho 24-25 giocatori da gestire. Bisogna pedalare, anche forte. Lo avevo detto dopo la fine del mercato”.

Vigilia di Cagliari-Napoli non troppo serena per Gennaro Gattuso, alle prese con il caso Allan e le accuse di catenaccio dopo la sfida con l’Inter. “Allan non si è allenato come voglio e sta a casa. Poi domani è un altro giorno. Non si porta rancore, se si allena come dico io verrà convocato con il Brescia, altrimenti rimarrà ancora a casa”, ha detto. Sulle critiche al gioco: “Nessun catenaccio, abbiamo giocato da squadra organizzata E abbiamo fatto il 46% di possesso palla”. 

– Situazione infortunati? “Infiammazione al ginocchio per Milik, deve stare due giorni tranquillo. Lozano, contrattura all’adduttore destro, Koulibaly non si sente bene, Allan non si è allenato come piace a me, ha fatto delle grandi camminate. Ghoulam? E’ convocato”.

– Allan assente è una notizia… “Non si è allenato come voglio io e sta a casa. Domani è un altro giorno e si vedrà, senza rancore. Se si allena come dico io ok, altrimenti resterà ancora a casa”.

– Che Napoli vedremo a Cagliari? “Si dorme poco, perchè non riusciamo ad esprimerci con continuità. Non bisogna dimenticare che occorre scendere in campo e fare quello che vogliamo. Dobbiamo metterci a disposizione e giocare un certo tipo di calcio”.

– Napoli-Barcellona può essere un momento di svolta? “Non dobbiamo pensare alle svolte. Non dobbiamo pensare all’Europa League o alla Champions, dobbiamo fare 40 punti. Siamo in una zona pericolosa, dobbiamo crescere mentalmente. Qua non dobbiamo snobbare niente, dobbiamo giocare sempre da squadra. Non pensiamo agli stimoli delle Coppe. Pensiamo che ci sta un momento in cui si puo’ soffrire. Nel secondo tempo abbiamo sbagliato di tutto, ma la squadra c’era contro l’Inter col 46% di possesso palla. Non abbiamo fatto nessun catenaccio, abbiamo giocato da squadra corta e organizzata”.

– Scelte forti… “Bisogna avere in testa il Napoli 24 ore al giorno. Ho 24-25 giocatori da gestire. Bisogna pedalare, anche forte. Lo avevo detto dopo la fine del mercato”.

– Col Pisa ha ottenuto delle risposte… “Lì c’erano problemi economici. Anche col Milan ho fatto 10 partite senza subire gol. Per me esiste la fase di possesso e non possesso palla. Il mio errore e’ stato uno: quello di giocare con pressione ultra offensiva in fase di non possesso. Per questo mi sono messo a 10-15 metri. La squadra deve riuscire a stare compatta il più possibile, la difesa deve avere la possibilità di salire. Sento di parlare di seconda e terza palla, ma il problema è la prima palla. Se non pizzichiamo, se non ragioniamo con veemenza e umiltà non andiamo bene”.

– Favorevole al VAR a chiamata? “Sono favorevole al VAR. Oggi parlano tutti. L’arbitro deve parlare a fine partita, bisogna credere alla buona fede. Se c’è la VAR perdi un minuto, rivedi l’azione e non fai polemiche”.

– Come stanno gli altri difensori? “Manolas, Maksimovic, Luperto, stanno bene”.

– Mertens falso nueve un valore aggiunto? “Tanta roba, perchè palle difficili le fa sembrare facili. Ha grandi qualità. Vede la porta, è furbo, si sa muovere. Non è solo un numero 9, può fare tutto”.

– Farà del turn over? Pensando a Maksimovic, Di Lorenzo… “Col Lecce ho fatto dei cambi. A Genova con la Sampdoria Manolas ha perso due giorni di allenamento, perche’ gli ho dato il permesso per la nascita della figlia. Sapevo che col Lecce, con Koulibaly e Maksimovic, c’erano dei rischi perche’ non si allenavano da tempo. So che ho commesso un errore, ma i giocatori devono avere le opportunità. Bisogna aspettarli. Non volevo perdere di credibilità verso i miei giocatori, se facevo giocare Manolas che era stato assente due giorni. Ho parlato col mio staff per valutare chi far riposare”.

– Cagliari-Napoli è una gara trappola? “Fanno un gioco che ci dà fastidio. Vengono sempre in 3-4 dentro l’area. Se perdono palla attaccano con veemenza. Puo’ assomigliare alla gara di Genova con la Samp, palleggiano meno del Lecce, stadio difficile, la palla non esce mai. Dobbiamo fare una gara attenta, di testa”.

– Napoli, squadra bipolare. Le era mai accaduto? “Non lo so. Quando vado a letto sono l’uomo piu’ tranquillo al mondo. Non sbagliano mai, si allenano a mille, vorrei dargli una legnata nei denti ma fanno tutto correttamente. Non dormo piu’, mi sveglio la notte con gli incubi. Dobbiamo pensare prima. Non che siamo piu’ forti del Lecce o del Cagliari, dobbiamo farci trovare pronti. Non ci piace stare là a subire il gioco, dobbiamo migliorare su quest’aspetto, soprattutto quando superano i 20-25 metri. Non deve esserci la paura di prendere gol, com’è accaduto a San Siro”.

– L’ha sorpresa Elmas? “Non mi sorprende. Sa che deve migliorare a stare nel campo. Mi ha sorpreso la sua tecnica. La forza e’ tanta, ma regala troppe corse a vuoto. E’ un giocatore molto forte. Ha la testa da calciatore, ascolta, è un pò permaloso”.

– Napoli operaio nella testa e nobile nei piedi? “Mi piacerebbe vedere un Napoli che fa una pressione ultra offensiva, con la consapevolezza che non si rischia nulla”.

– Maran spera in una svolta col Napoli… Dobbiamo fare la nostra partita. Sarà difficile. Dobbiamo dare continuità a quello fatto tre giorni fa. Voglio vedere come siamo disposti a soffrire e sacrificarci”.

– Demme punto di riferimento… “Demme è un giocatore importante, come Lobotka a cui manca un pò di condizione fisica. Demme ci dà equilibrio. Mi aspetto tanto da lui”.

“Non servono stimoli particolari. I tifosi non li ho mai visti giocare. Dobbiamo stare sul pezzo. I tifosi dopo 15 minuti non li senti più. Pensiamo agli avversari”.

– Il Napoli del presente e del futuro riparte da Callejon, Mertens e Insigne? “Domanda alla Marzullo… Sto dando poco spazio a Lozano. Anche Llorente sta avendo poco spazio. Mi dispiace moltissimo, ma devo fare delle scelte per far giocare la mia squadra nel migliore dei modi. So che in Messico non mi possono vedere, pazienza, vorrà dire che non andrò in Messico. Callejon, Mertens e Insigne sono giocatori forti, ne ho altri, ma loro sono forti”.

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