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Giubileo di platino per il 70° di regno di Elisabetta II

Una «occasione gioiosa» per celebrare due momenti significativi della vita di Elisabetta II , sovrana del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord e degli altri Reami del Commonwelth, il 96° compleanno e il 70° anno di regno, ovvero il “Giubileo di platino”.

In programma dal 2 al 5 giugno, le celebrazioni giubilari si sono aperte con un’imponente parata militare. Una Messa di ringraziamento è stata celebrata nella cattedrale londinese di San Paolo, mentre sono stati previsti due eventi: la corsa dei cavalli a Epsom Downs e un concerto di artisti internazionali davanti a Buckingham Palace.

I festeggiamenti hanno raggiunto il culmine concludendosi domenica 5 c.m. con la parata della “Gold State Coach”, la carrozza dorata che dal 1762 viene usata per ogni cerimonia di incoronazione. È consuetudine conoscere gli spostamenti di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, con dei precisi e chiari simboli, la sovrana ha lasciato la sua residenza nel castello di Windsor, fuori Londra, ed è arrivata a Buckingham Palace per essere presente di persona alla conclusione dei grandi festeggiamenti pubblici del suo Giubileo di Platino. A confermarlo, appunto è lo stendardo reale, innalzato sul pennone del palazzo al posto dell’Union Jack, come accade solo quando la sovrana è presente. Un momento simbolico rassicurante, cui erano seguite tuttavia le defezioni agli appuntamenti successivi che avrebbero causato secondo le indiscrezioni di corte da un certo affaticamento della sovrana. L’incedere della storica carrozza reale d’oro, usata esclusivamente dai sovrani britannici in occasioni come l’incoronazione, ha dato il via alla grande sfilata finale che suggella la conclusione a Londra delle 4 giornate di festa nazionale in onore del Giubileo di Platino dei 70 anni di regno della 96enne Elisabetta II. Preceduta dalla Guardia in alta uniforme e dalle bande musicali, il veicolo ha percorso in corteo The Mall, il vialone che conduce all’ingresso di Buckingham Palace, mentre da un finestrino appariva come annunciato un ologramma con l’immagine della regina da giovane, al tempo della sua ascesa al trono sette decenni orsono. Per strada ali di folla hanno sostituito le siepi sempre ben curate, facendo cosi da cornice al passaggio della carrozza, sullo sfondo di uno sventolio di bandiere con i colori dell’Union Jack. Sono stati giorni significativi questi trascorsi sono stati in poche ore anni ed anni di regno scanditi non sempre da momenti felici.  Ad omaggiare la regina Elisabetta II, tanti capi di stato, sovrani, presidenti etc, cosi anche Papa Francesco ha voluto partecipare gli auguri, con un telegramma alla monarca, definisce questi importanti traguardi. Inviando alla regina Elisabetta: «cordiali saluti e auguri», assicura anche le sue preghiere affinché il Signore conceda: «alla regina, alla sua famiglia e all’intera nazione la benedizione di «unità, prosperità e pace». Parole che fanno eco a quelle contenute in una lettera augurale che il Papa ha inviato alla sovrana lo scorso 29 marzo e nella quale il Pontefice esprime «apprezzamento per il perseverante e fermo servizio della regina «al bene della nazione, al progresso del suo popolo e alla conservazione della sua illustre eredità spirituale, culturale e politica».

Il Pontefice, fa un dono speciale, segno di riconoscimento dell’impegno della monarca «nella cura della creazione di Dio come dono da coltivare per il bene delle generazioni future» si tratta di un cedro del Libano che il Pontefice ha regalato a “Queen’s Green Canopy”, l’iniziativa giubilare che invita la popolazione britannica a piantare alberi nel Paese, così da creare un’eredità duratura in onore della sovrana.

“God save the Queen”.

A cura di: Raffaele Fattopace

 

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