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Governo, la ministra delle pari opportunità Elena Bonetti: “Il ddl Pillon resterà chiuso in un cassetto”

 

La ministra delle Pari opportunità e per la famiglia Elena Bonetti non ha alcuna intenzione di prendere in considerazione e discutere il ddl Pillon. “Se mi hanno lasciato nel cassetto una copia del ddl Pillon? Non mi sono informata, ma per quanto mi riguarda resterà nel cassetto”, scrive infatti su Twitter la neo ministra.Il disegno di legge presentato a Palazzo Madama dal senatore leghista Simone Pillon, uno degli organizzatori del Family Day, è un progetto molto contestato da avvocati, psicologi e operatori che si occupano di famiglia e minori, dai centri antiviolenza e dai movimenti femministi. Un vasto fronte che aveva organizzato una manifestazione per il 28 settembre: una mobilitazione che è stato solo sospesa, non annullata.

Elena Bonetti, quarantacinquenne, mantovana, matematica, docente universitaria di Analisi, è la nuova ministra per le Pari opportunità e la Famiglia del governo giallorosso. La sua nomina è fra quelle che segnano un segnale più forte di discontinuità con il precedente esecutivo che vedeva Lorenzo Fontana titolare del medesimo dicastero.

Nel 2014, infatti, Bonetti firmò un appello, insieme al sacerdote Don Gallo, per chiedere allo Stato di riconoscere le unioni fra le persone dello stesso sesso e alla Chiesa di rivedere le proprie posizioni perché, si legge nello stesso appello, «tutti abbiamo il diritto di amare e di essere amati».

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