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Governo, Zingaretti: “A Conte chiediamo lealtà e saremo leali. Domani nasce nuovo esecutivo, adesso in Italia si cambia tutto. E’ tornato il tempo di rialzarsi in piedi.”

“A Conte chiediamo lealtà e saremo leali, tutti dobbiamo essere convinti che tra nemici non si governa per il bene dell’Italia e quindi dobbiamo cambiare passo”. Lo ha detto Nicola Zingaretti, dal palco della festa dell’Unità di Ravenna.  Con lui mezzo governo. “Noi e M5s diversi . Ma dobbiamo affrontare queste divisioni per approdare a sintesi nuove”. Sui temi del nuovo esecutivo: “La priorità deve essere il lavoro”

Alla vigilia del primo voto parlamentare sul nuovo esecutivo giallorosso, il messaggio di Nicola Zingaretti al presidente del Consiglio arriva chiaro e perentorio. Ed è tutto incentrato sulla lealtà, concetto non a caso molto caro al premier. Insieme al segretario del Partito democratico c’è mezzo governo: i ministri Roberto Gualtieri, Paola De Micheli, Dario Franceschini, Enzo Amendola e Peppe Provenzano. C’è anche il futuro commissario Ue Paolo Gentiloni, particolarmente acclamato dai militanti, che in attesa del discorso conclusivo del segretario cantano Bandiera rossa e Bella ciao. Poi Zingaretti prende il microfono e detta la linea del nuovo Pd governativo: “È tornato il tempo di rialzarsi in piedi, in queste settimana è stata l’azione della politica che dopo mesi di litigi e odio ci fa dire che adesso in Italia si cambia tutto” ha esordito il segretario. Subito dopo il messaggio al premier: “A Conte chiediamo lealtà e saremo leali, tutti dobbiamo essere convinti che tra nemici non si governa per il bene dell’Italia e quindi dobbiamo cambiare passo“. Chiaro il riferimento al passato recente, alle continue polemiche tra M5s e Lega, ai litigi che hanno occupato l’agenda politica per quasi tutta la durata dell’esecutivo gialloverde.

“E’ tornato il tempo di rialzarsi in piedi – ha detto – in queste settimana è stata l’azione della politica che dopo mesi di litigi, odio, che ci fa dire: adesso in Italia si cambia tutto”.

“Nella politica, e in particolare nel Pd, ha prevalso la ragione, abbiamo combattuto tutti uniti, tutti per lo stesso obiettivo. Il Pd, in uno dei momenti più drammatici della nostra storia, ha vinto perché affrontato questo tornante con l’unità, finalmente nel Pd si è affermato il primato del ‘noi’ ed è stata sconfitta l’ossessione dell’io”.

“Con i voti di fiducia dei prossimi giorni nasce un nuovo governo e nasce per dire basta a questo imbarbarimento, chiudiamo la stagione dell’odio. Nessuno faccia il furbo, con la nascita di questo governo non c’è nessun tradimento del voto popolare”.

Pd e M5s sono forze diverse e per certi versi alternativi, non dobbiamo avere paura di dirlo. Ma dobbiamo affrontare queste divisioni per approdare a sintesi nuove”, ha detto ancora.

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