Cultura

Grazie al fotografo De Sakutin il punto della situazione dopo tre mesi a Notre-Dame.

Tre mesi fa un incendio ha colpito il cuore la Francia e il mondo intero. Era il 16 aprile quando la cattedrale di Notre-Dame è stata avvolta dalle fiamme.Immagini impressionanti che hanno toccato tutti. Il crollo della grande guglia ottocentesca al centro e due terzi del tetto di uno dei musei più importanti e visitati al mondo. Uno shock.

Oggi, tre mesi dopo, il fotografo Stephane De Sakutin è entrato nella cattedrale e ha scattato diverse immagini. Ci sono alcune macerie, le impalcature vecchie e nuove, gru, ruspe e tanti operatori al lavoro.

Al momento i lavori di restauro sono limitati alla pulizia e alla messa in sicurezza di tutta l’area interessata. Moltissimo è ancora da fare.

Il 16 luglio il parlamento francese, con 91 voti favorevoli, ha approvato la legge per il restauro di Notre-Dame, con l’obiettivo di monitorare l’utilizzo delle donazioni (per cui è prevista detrazione fiscale) ricevute subito dopo il rogo (superiori a 850 milioni di euro). La norma stabilisce anche le tempistiche: i lavori dovranno concludersi entro cinque anni.

«Un termine ambizioso che consente di mobilitare tutte le squadre coinvolte», ha spiegato il ministro della cultura Franck Riester, in risposta anche alle critiche dell’opposizione che considerano il termine dei cinque anni irrealistico e dettato dalla necessità di concludere i lavori in tempo per le Olimpiadi di Parigi 2024.

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