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IL GARANTE CIAMBRIELLO SULLA CAMPAGNA DI VACCINAZIONI: “IL CARCERE NON E’ IL CIMITERO DEI VIVI.”

“Se fuori si vivono delle incongruenze,naturalmente non è difficile immaginare che in un ambiente ristretto qual è il carcere, queste che definisco incongruenze, diventino difficoltà enormi che, in alcuni casi, minacciano il diritto alla salute per una persona ristretta e per gli stessi operatori penitenziari. Basta con i processi mediatici e in piazza per chi è in carcere”, così Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti sulla campagna di vaccinazione dei detenuti nelle carceri campane, quindici Istituti per adulti più Nisida ed Airola per i minorenni. Ciambriello poi snocciola i dati:1607 detenuti vaccinati finora in Campania, di cui 31 negli istituti per minorenni. La divisione per provincia: a Caserta 885, a Salerno 286, a Benevento 93, ad Avellino 102, a Napoli (Secondigliano, Poggioreale e Nisida) 119, a Pozzuoli (carcere femminile) 122. Sono 2241 i vaccinati tra gli agenti di polizia penitenziaria, civili che entrano in carcere ed amministrativi del pianeta carcerario.

Il garante Ciambriello così conclude.” Arrivano pochi vaccini nell’Asl Na1 purtroppo, ma sia a Poggioreale che a Secondigliano, la situazione è vulnerabile, bisogna proseguire a tambur battente la prossima settimana, i detenuti non sono figli di un Dio minore, la vaccinazione è un diritto dovere, un obbligo morale per chi è dentro il carcere e per chi entra nel carcere. Lo Stato non deve violare il sacro diritto alla tutela della salute, dobbiamo superare la logica del carcere come cimitero dei vivi.”

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