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Il “Laceno D’Oro” sogna in grande: entro un anno riaprirà l’Eliseo

Un programma ricco di eventi e ospiti e una promessa preziosa per la città di Avellino: la riapertura entro un anno delle sale dell’ex Cinema Eliseo. L’annuncio è arrivato nel corso della conferenza stampa di presentazione della 39esima edizione del festival del cinema neorealista “Laceno d’Oro” a Palazzo di Città ad Avellino.

«Si realizza un sogno lungo un quarto di secolo» ha commentato in apertura l’assessore alla Cultura del Comune di Avellino, Nunzio Cignarella, che ha subito colto l’occasione per rispondere a chi aveva lamentato ritardi nella comunicazione dell’evento: «Abbiamo iniziato tardi perché è stato fatto un grande lavoro e solo negli ultimi giorni abbiamo avuto la certezza del finanziamento. Mi piace sottolineare la rete che si è creata per l’avvenimento tra tutte le associazioni, i singoli e gli amici che in questi anni hanno tenuto viva la fiammella del cinema in provincia di Avellino. Ora pensiamo alla prossima edizione con la speranza di poterla realizzare di nuovo all’interno dell’ex Eliseo». «Questa riedizione del festival mi riempie di speranza perché quella di oggi è una precondizione per realizzare il definitivo risanamento della ferita dell’Eliseo e un’occasione per rilanciare l’immagine della città di Avellino» ha aggiunto il sindaco di Avellino Paolo Foti che ha poi chiarito meglio il concetto: «Siamo fiduciosi che entro un anno l’Eliseo sarà restituito alla città o con fondi regionali o attraverso la partecipazione di privati. Riaprire l’ex Gil significherà anche riaprire la sala cinematografica, con la speranza che i solititi ignoti che sono la vergogna di questa città non vadano a di nuovo a vandalizzare la struttura». Il primo cittadino avellinese ha anche ringraziato il professor Samuele Ciambriello per l’aiuto dato al festival in sede regionale.

Accanto a loro, l’assessore alla Cultura di Mercogliano Stefania Di Nardo, il delegato alla cultura del Comune di Atripalda Raffaele Barbarisi, la soprintendenza che ha messo a disposizione i locali del Carcere Borbonico e il direttore artistico della rassegna Antonio Spagnuolo che ha illustrato il programma: 40 proiezioni, 5 anteprime, 9 performance musicali, 30 incontri con gli autori, 10 diverse location tra Avellino, Mercogliano e Atripalda, un concorso per cortometraggi che ha raccolto adesioni anche in Francia e in Giappone, e il workshop a cura del docente di cinematografia dell’Università di Torino, Daniele Gaglianone. Tre le associazioni avellinesi (Zia Lidia Social Club, Elementi e Comitato per l’Eliseo) coinvolte nell’organizzazione del Festival. “Un sogno che diventa realtà – ha chiosato Spagnuolo – e la consapevolezza che abbiamo rifatto qualcosa di importante per la nostra città e per la cultura che la anima”.

 

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