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Il Ministro della Salute Lorenzin :” Sì a farmaci importati dall’estero per curare l’epatite C”

Si è giunti a una svolta epocale , soprattutto per malattie come l’epatite C , il ministro della salute Beatrice Lorenzin , ha stabilito la possibilità di importare dall’estero farmaci indirizzati all’uso personale , con prescrizione medica , finora non autorizzati in Italia.

Si tratta di super farmaci di ultima generazione, capaci di eradicare il virus. Per far sì che  l’importazione sarà possibile nel caso in cui il farmaco sia autorizzato in Italia ma con diverso dosaggio, o se il paziente non rientra nelle categorie o per motivi di costo eccessivo : l’erogazione  è prevista dal Servizio sanitario.  Oggi il sistema sanitario nazionale concede i nuovi farmaci salvavita solo quando la patologia è già in uno stato accellerato  poiché il costo è molto elevato . Questa situazione ha costretto  molti italiani a ricorrere ad acquisti all’estero  che propone il farmaco a prezzi molto più bassi.

La circolare spiega : “ secondo le disposizioni vigenti, nessun medicinale può essere commercializzato in Italia senza aver ottenuto un’autorizzazione dell’Aifa o un’autorizzazione a livello comunitario”. Ma, si aggiunge: “eccezionalmente, e in deroga a tale principio, è ammessa l’importazione per il solo uso personale di medicinali regolarmente autorizzati in un Paese estero in due ipotesi specificamente individuate”.

La prima: “Medicinali posti regolarmente in vendita in Paesi esteri, ma non autorizzati all’immissione in commercio sul territorio nazionale, spediti dall’estero su richiesta del medico curante”,  La seconda: “Medicinali registrati in Paesi esteri, che vengono personalmente portati dal viaggiatore al momento dell’ingresso nel territorio nazionale purché destinati a uso personale per un trattamento terapeutico non superiore a 30 giorni “.

 L’importazione del farmaco, recita il provvedimento: “deve essere giustificata da oggettive ragioni di eccezionalità e in mancanza di una valida alternativa terapeutica, che il medico curante ritenga opportuno sottoporre un proprio paziente al trattamento terapeutico con un medicinale regolarmente autorizzato in un Paese estero”.

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