Cultura

IL MOMA DI NEW YORK CAMBIA VOLTO ED INVESTE NELL’OMAGGIARE LA STORIA DEL COSTUME

Volando a New York, il Museo del MoMa  rifà la sua fisionomia e punta alla diversità. Il tutto è inserito in un progetto da 400 milioni dì dollari che allarga e riconfigura gli spazi espositivi, manda in liquidazione o mette ai margini  molti “vecchi uomini bianchi” per dedicare più gallerie a formati trasversali e interdisciplinari, artisti appartenenti alle minoranze e artiste donne. Si guida il visitatore verso un approccio dedicato ai singoli artisti per dare risalto a sculture, pitture, design, architettura, arte applicate, fotografia che possano coesistere insieme in un unico spazio, in cui chi guarda possa immergersi e sentirsi avvolto dall’arte in tute le sue forme. L’idea è quella di ampliare gli spazi del museo del 30% in più degli spazi che già riserva ai turisti. Infatti, il MoMa ha deciso di aprire al pubblico gratuitamente tutto il piano terra (Giardino delle Sculture compreso). In cambio demolirà il piccolo Folk Art Museum, acquistato nel 2011, per far posto alla prima grande ristrutturazione degli spazi riconfigurati nel 2004 dall’architetto giapponese Yoshio Taniguchi ed al posto della palazzina-gioiello dalla facciata di bronzo del museo del folklore,  il MoMA costruirà un’aggiunta battezzata “Art Bay” collegata al grattacielo in costruzione di Jean Nouvel sulla 54/a Strada. Inoltre il Museum of  Modern Art  di New York investe nella moda, programmando per la fine del 2017 una mostra dal titolo “Items: is fashion modern?”, dando  maggiore spazio ad argomenti vicini alla storia del costume: 99 indumenti tratti,  per l’occasione, dagli ultimi cento anni di storia affolleranno le sale dell’istituto museale sotto la possente ammirazione dei turisti.

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