Sport

IL NAPOLI NON MOLLA MAI. JUVE E ARBITRO VINCONO IL DERBY

Al ventesimo minuto del primo tempo il Napoli aveva creato quattro palle gol nette, chiamando Perin a tre grandi interventi. Eppure, al ventesimo del primo tempo, la squadra di Sarri è sotto per uno a zero. Al decimo infatti Rincon trova il gol con un destro da fuori area, nell’unica occasione rossoblu della prima frazione. Il Genoa smette di fatto di cercare il contropiede già dopo quindici minuti, e si gioca solo nella metà campo ospite. Tuttavia, nonostante il fatto che dopo i primi 45 minuti Higuain e compagni abbiano creato non meno di sette occasioni per superare Perin, il risultato non cambia. Merito del portiere genoano, ma anche colpa del nervosismo e dell’imprecisione degli azzurri. Callejon ed Insigne hanno rispettivamente sui piedi e sulla testa l’opportunità di realizzare da pochi passi, ma sono clamorosamente imprecisi. L’ammonizione di Insigne, ingenua a dir poco quando sul finale calcia via la palla , può riassumere l’animus preoccupato e stizzito con il quale la banda Sarri ha affrontato il primo tempo. Il secondo tempo è un’altra storia. Il Napoli è cattivo aggressivo , a tratti spettacolare. Nei primi dieci minuti Higuain si procura tre occasioni. La seconda è quella buona: è uno a uno. Il Napoli rischia qualcosa in contropiede, ma si gioca solo nell’area genoana. Perin macina miracoli, il Napoli occasioni. Alla fine, saranno non meno di quindici le opportunità nette per gli uomini di Sarri. Il Napoli vuole vincere, e si nota da tanti dettagli. Allan è un leone, Hysaj non è da meno. Alla fine però, per vincere, c’è bisogno del solito incredibile devastante contributo di un fenomeno assoluto, Gonzalo Higuain. Il Pipita si libera in area e trova un gol incredibile, palo interno e due a uno. Ventinove goals in trenta partite: un mostro. Chiude i conti El Kaddouri. Finisce tre a uno, il San Paolo esplode canta e spera, tenendo vivo il proprio fiato sul collo della Vecchia Signora, che mantiene tre punti di vantaggio.
Diciannove vittorie ed un pareggio nelle ultime venti partite rendono oggettivo il valore straordinario di una squadra. Il record di imbattibilità che Gigi Buffon stabilisce durante la partita di Torno contro la squadra di Ventura è frutto della grandezza del portiere della Nazionale, ma naturalmente anche della grande solidità della squadra di Allegri. Anche il primo tempo del derby della Mole è buon testimone della forza della Juventus, che sembra scrollarsi di dosso il Toro senza troppe difficoltà, in particolare a centrocampo. Il gol di Khedira arriva al termine di una cavalcata senza ostacoli, fin troppo facile. Fin qui nulla da dire, ma il calcio è fatto anche di episodi che possono cambiare il corso di una gara e magari di un campionato. Al terzo minuto della ripresa Sandro, già ammonito, abbatte Peres in area. Il rigore è netto, ma il giocatore granata è proiettato verso l’interno dell’area e il secondo giallo è netto. Non si comprende come l’arbitro Rizzoli non prenda tale provvedimento. Passano dieci minuti e su una conclusione deviata, Maxi Lopez realizza il gol del 2 a 2. O per meglio dire, avrebbe realizzato: l’assistente dell’arbitro alza la bandierina annullando di fatto un gol assolutamente regolare. Poco dopo Pogba e Morata confezionano un capolavoro, chiudendo la gara, che poi termina con il risultato di 4 a 1. Nessuno dubitava della superiore qualità della Juventus rispetto al Torino, né della forza della rosa bianconera. Tuttavia, una Juventus reduce dallo sforzo dei supplementari contro il Bayern in Champions e priva di Dybala uscito per infortunio, si sarebbe trovata nella condizione di dover giocare oltre mezz’ora con un uomo in meno contro un Toro agguerrito , dopo aver subito il pareggio. Il dubbio fondato che sarebbe stata un’altra partita e forse un’altra classifica ( in un campionato che si gioca sul filo del rasoio, in cui la differenza al momento è tutta nell’autogol dello scontro diretto) non può essere fugato. La lotta a due prosegue.

Potrebbe piacerti...