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Il prof che continuò ad insegnare dall’ospedale dopo aver contratto il coronavirus, nominato minato Cavaliere

Non pensavo a tutta questa eco, sono particolarmente onorato da questa nomina che considero un riconoscimento a tutti quelli che in questa emergenza hanno avuto gesti di solidarietà e di impegno verso il prossimo e la dedico alla memoria dei miei nonni, un esempio per me di serietà e impegno quotidiano”. Con queste parole Ambrogio Iacono, professore ischitano, commenta la sua nomina a Cavaliere della Repubblica da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il caso del prof dell’Istituto Alberghiero Telese di Ischia, che continuò ad insegnare ai suoi studenti con delle videolezioni dall’ospedale Rizzoli dove era ricoverato per aver contratto una polmonite da Covid-19, aveva commosso l’Italia. Nell’intervista a NapoliToday, poi ripresa anche dal premier Conte in un post su Facebook, si era così espresso: “Visto che le mie condizioni non sono critiche ho ritenuto di continuare a seguire i miei studenti, con minore frequenza ma senza lasciare nulla di intentato. Non c’erano motivi per cui mi mettessi in malattia. Questo è un momento molto delicato per i giovani: con la chiusura della scuola hanno perso un punto di riferimento e ognuno deve dare un contributo. Devo dire che i risultati sono emozonanti, i ragazzi seguono molto e hanno fame di cultura”. Iacono ha poi superato la malattia, venendo dimesso nei primi di maggio, dopo l’esito negativo dei tamponi.

Il suo caso, come detto, fu elogiato pubblicamente dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Tanti cittadini stanno offrendo prove di grande impegno. Tra questi c’e’ il professor Ambrogio Iacono – disse il premier in quell’occasione – Colpito dal Covid-19, continua a fare lezione a distanza ai suoi studenti dal letto dell’ospedale. Grazie Professore: i suoi studenti saranno fieri di lei”.

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