Qui ed ora

In Francia un maestro elementare si suicida dopo le accuse di violenza aggravata su un minore.Osservato un minuto di silenzio nelle scuole francesi.

Jean, maestro elementare in un piccolo comune alla periferia di Parigi, si è impiccato a un albero della foresta di Montmorency. Non ha retto a quell’accusa di «violenze aggravate su minore» presentata al commissariato da una madre di un bimbo di sei anni a cui il maestro aveva chiesto di spostarsi giacché impediva il transito ai compagni (lo spostamento aveva provocato incidentalmente un graffio alla schiena del piccolo); a quella pioggia di insulti sui social che lo ha sfinito psicologicamente; a quelle telefonate di altri genitori inferociti. E non importa che si trattasse di un insegnante esperto, calmo, per nulla severo; e neppure importa il tono irrispettoso del piccolo allievo nei confronti del suo maestro. Jean non ha retto ad una vicenda grottesca e dalle conseguenze drammatiche, lasciando ad una lettera il proprio sconforto. Nelle scuole di Francia si è osservato un minuto di silenzio. Un brutto colpo per l’école républicaine, dove gli insegnanti da tempo lamentano le tracotanze di allievi e genitori. Un depotenziamento molto rischioso per il sistema educativo. E che non appartiene solo ai nostri cugini d’Oltralpe.

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