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INCENDIO AL “GRAN GHETTO” DI RIGNANO GARGANICO.IDENTIFICATI I DUE MORTI.SONO ENTRAMBI ORIGINARI DEL MALI.

Sono due cittadini del Mali. La Procura: al momento escluso il dolo. Due giorni fa era iniziato lo sgombero per “infiltrazioni criminali”. Appello della Caritas e del parroco: colpa del caporalato

Due cittadini di nazionalità africana, del Mali, sono morti a causa di un incendio di vaste proporzioni che si è sviluppato nella notte all’interno del ”Gran Ghetto”, la baraccopoli che si trova nelle campagne tra San Severo e Rignano Garganico. Quando si è sviluppato il rogo, che in pochi minuti ha avvolto numerose baracche, sul posto erano già presenti i vigili del fuoco, carabinieri e agenti di polizia che stavano presidiando l’area dopo lo sgombero cominciato il 1 marzo.

Identificati i due morti: sono entrambi originari del Mali

Sono due migranti di 33 e 36 anni entrambi originari del Mali, Mamadou Konate e Nouhou Doumbia. I loro corpi sono stati trovati nella stessa baracca e le salme sono state riconosciute dagli altri migranti. Uno dei due, il 33 enne, è stato trovato su una branda, l’altro nei pressi della porta di ingresso di quell’ammasso di lamiere che era la loro casa nella baraccopoli. L’incendio si è sviluppato la scorsa notte ed ha parzialmente distrutto la baraccopoli che da anni ospita migranti impiegati nel settore agricolo. Il ghetto due giorni fa era stato in parte sgomberato ed era presidiato da agenti di polizia, vigili del fuoco e carabinieri.

La procura di Foggia: esclusa al momento l’ipotesi di dolo

L’incendio, che ha distrutto in breve tempo un centinaio di baracche di legno, si è sviluppato improvvisamente e con violenza, grazie anche al forte vento che ha alimentato le fiamme e ha reso difficile le operazioni di spegnimento. Il rogo ha anche provocato l’esplosione di numerose bombole di gas che venivano utilizzate nelle baracche per alimentare stufe e cucine. La Procura di Foggia esclude al momento che sia di natura dolosa. Gli inquirenti rilevano che sulla vicenda è stata avviata un’indagine per incendio colposo e omicidio colposo plurimo a carico di ignoti. L’ipotesi che l’incendio possa essere stato doloso – a quanto si apprende – non è mai stata avanzata ai pm foggiani né dai Vigili del fuoco né dalle altre forze di polizia intervenute sul posto.

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