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INCHIESTA SUL CARCERE DI SMCV, CIAMBRIELLO: “L’ACCERTAMENTO DELLA VERITA’ E’ UNA CONDIZIONE ESSENZIALE PER IL RAFFORZAMENTO DELLA GIUSTIZIA” 

Ricordo a Salvini che lo stato di diritto vale sia per Caino che per Abele e non è lui a dover stabilire chi è Caino. Negli ultimi 15 anni 27mila persone,innocentemente in carcere, sono state risarcite per ingiusta detenzione“. Lo ha detto il garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello dopo i 44 avvisi di garanzia notificati ieri agli agenti del carcere di Santa Maria Capua Vetere, riferiti a presunti reati della perquisizione violenta dello scorso 6 aprile.

Intendo mantenere il più stretto riserbo sull’inchiesta in corso. Per quanto mi riguarda posso dire che abbiamo lavorato con massima scrupolosità e nel rispetto della nostra funzione di tutela e garanzia, segnalando alla magistratura episodi e denunce su cui è necessario, a garanzia di tutti, che si faccia chiarezza. Ciò nell’ambito del ruolo istituzionale che ricopro che mi impone di svolgere con terzietà e imparzialità la mia funzione di Garante delle persone ristrette. Chi ha operato correttamente non ha nulla da temere, allo stesso tempo le carceri non devono essere luoghi oscuri sottratti al controllo della giustizia. Spetta alla magistratura, del cui lavoro abbiamo pieno rispetto, verificare fatti e responsabilità. Più volte ho manifestato apprezzamento per il lavoro svolto dagli agenti di polizia penitenziaria e non ritengo che siano venuti meno gli elementi su cui ho da sempre fondato il mio giudizio“, aggiunge Ciambriello. “Nell’interesse di tutti esprimo la mia fiducia nell’operato della Magistratura – conclude – e confido nell’accertamento della verità, condizione essenziale per il rafforzamento della giustizia.”

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