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Intervista a Gennaro Migliore: la Fonderia e il futuro della sinistra partenopea

A Napoli c’è fermento a sinistra. In questi giorni si discute del futuro. Le elezioni regionali segneranno una tappa importante e tanti sono i personaggi che sulla scena partenopea vogliono dire la loro. Abbiamo sentito l’onorevole Gennaro Migliore, deputato eletto nelle liste di Sinistra e Libertà ma oramai transitato nel PD

Onorevole, vorrei che lei spiegasse ai suoi sostenitori il suo percorso politico dopo la sua elezione nelle liste di Sel alla Camera dei Deputati.

Il mio percorso è  proprio nel rispetto del mandato e della fiducia che mi hanno dato i miei elettori. Sono stato tra i costruttori di Sel prima e tra i più grandi sostenitori di Italia Bene Comune poi. L’idea che ci muoveva a quel tempo era quella di contribuire alla costruzione di un paese e di una sinistra diversa al fianco del PD. Del resto sono stato eletto deputato proprio perché  nonostante Sel avesse raggiunto solo il 3% ha potuto contare sull’alleanza di coalizione  per entrare in Parlamento. Quando nell’ultimo congresso Sel si è allontanata da questa iniziale idea, io sono rimasto coerente con la precedente. Voglio costruire una sinistra che sia forza alternativa di governo, e non stare in un partito di testimonianza. E` quello che avevo promesso alle persone che mi hanno votato e voglio mantenere le mie promesse.

Attualmente lei è impegnato nei lavori de “la Fonderia”, laboratorio che vede energie giovani del PD, ma che molti si sono affrettati a dire “non è il PD”.

Certo, la Fonderia non è il PD, la Fonderia va ben oltre il PD, raccoglie energie di giovani, di professionisti e altre risorse umane che finora la città ha ignorato, risorse che possono fare molto per Napoli. Un gruppo di lavoro che vuole cambiare il modo di fare politica abbandonando vecchie logiche e proponendo nuove idee.

A proposito di idee, spesso c’è  chi dice che le idee e i progetti contano più della leadership, però poi le elezioni danno sempre ragione a chi una leadership carismatica ce l’ha. Cosa pensa al riguardo?

La leadership conta, certo che conta, le idee hanno bisogno di persone che sappiano realizzarle, altrimenti restano belle idee ma solo sulla carta. Chi dice di guardare ai programmi e non alle persone naviga un’ipocrisia, in fondo vuole solo cambiare argomento.

Quindi è favorevole alle primarie? E cosa risponde a chi dice che Renzi dovrebbe intervenire per mettere ordine in una situazione napoletana così conflittuale?

Certo che sono favorevole. Le primarie sono un istituto democratico in cui credo profondamente, la leadership va costruita sul campo e non scelta a tavolino, il leader calato dall’alto si è rivelato sempre fallimentare. Per questo credo fortemente nelle primarie, che dovranno essere organizzate bene e non dovranno lasciare spazio ad ambiguità e irregolarità

Cosa ne sarà di quei pezzi di società che forse proprio in ragione delle fallimentari primarie alle comunali di Napoli hanno rivolto le proprie speranze nel movimento arancione e in Luigi De Magistris?

Alcune di quelle energie positive stanno già confluendo nella Fonderia. Molti sostenitori della prima ora di De Magistris si sono pesto accorti che il bilancio di questa amministrazione comunale è fallimentare, alcuni consiglieri comunali hanno abbandonato da tempo la maggioranza. La fonderia rappresenta per chi di loro vuole cogliere questa occasione, una possibilità di rilanciare il dibattito sulla città. Ci sono pezzi della società civile che vogliono crederci, che vogliono contribuire. Sta cominciando un momento di grande rinascita, c’è molto entusiasmo nelle persone che sto ascoltando, che mi chiamano, che vogliono partecipare.

E della restante parte del PD cosa ne facciamo? Che ruolo avranno alcuni personaggi del partito che vengono dal passato e portano con se` un enorme bagaglio di esperienze e competenze? Buttiamo tutti a mare?

Assolutamente no, non vogliamo mica riproporre slogan tipo “scassamme tutte cose”. Abbiamo visto che questi slogan e questi modi di fare non sono la giusta soluzione per la nostra citta`. Noi vogliamo costruire, e costruire con chi vuole esserci, quindi ogni partecipazione è ben accetta. Chiunque voglia potrà contribuire e ci farà piacere, e per chi non vuole esserci, non possiamo dire che ci fa ugualmente piacere, ma ne prenderemo atto. 

E della sua candidatura a Sindaco di Napoli cosa dice? Conferma questa voce?

Dico solo che per ora ho più voglia di lavorare per la mia città che pensare al mio futuro. Per le elezioni comunali c’è tempo. Abbiamo una regione con mille problemi, di occupazione, di sanità di trasporti. Pensiamo a questo per ora, per altro c’è tempo.

 

 

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