Presso la Sala Caduti di Nassiriya del Senato a Roma, l’ANVCG (Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ONLUS) ha promosso, in collaborazione con UNRWA Italia (l’Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi) e Comitato 3 Ottobre Onlus, alcune iniziative relative alla campagna di informazione sul fenomeno dei rifugiati con lo slogan “Io non volevo partire – chi fugge dalle guerre ha bisogno di una mano”. Il tutto rientra nell’ottica della “Giornata Mondiale del Rifugiato”, evento istituito nel 2001 in occasione del cinquantenario della Convenzione internazionale sullo status dei rifugiati, che si celebra il 20 giugno di ogni anno per volontà dell’Assemblea Generale dell’ONU.
L’importanza del convegno è stata anche sancita dal Consigliere del Presidente della Repubblica e dallo stesso Mattarella, che hanno voluto mandare il proprio saluto. La Sen. Linda Lanzillotta (Vice Presidente del Senato) ha preso parte all’evento: «Un onore per me essere qua, in una data così importante come quella della Giornata Mondiale del Rifugiato. Ringrazio l’ANVCG per quanto sta facendo in questo senso, con lungimiranza ed impegno. E’ importante anche arrivare ai più piccoli, nelle scuole: sono loro che formeranno le nuove generazioni e a loro deve andare il messaggio di un Europa che sarà sempre più multietnica». L’Avv. Giuseppe Castronovo (Presidente ANVCG) ha confermato: «Le guerre e i conflitti producono tanti drammi, uno dei quali è quello di dover lasciare le proprie case. La maggior parte di queste persone, infatti, non lo fa per scelta, ma perché vedono nella fuga l’unico modo per salvare se stesse e i propri cari dalle tragiche conseguenze che gli eventi bellici portano con sé. L’Europa, in questo senso, sembra avere la memoria corta: tra il 1945 e il 1955, infatti, sono partiti circa 15 milioni di persone dal nostro continente. Anche l’Italia ha vissuto questo fenomeno più volte nella sua storia. Per questo motivo l’associazione che rappresento ha lanciato una campagna d’informazione, in particolare nelle scuole, dal titolo “Io non volevo partire – Chi fugge dalla guerra ha bisogno di una mano”, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le nuove generazioni. Oggi, giornata mondiale del rifugiato, presentiamo alcune iniziative importanti insieme a due partner: UNRWA e Comitato 3 Ottobre. Spero che il 21° secolo e il 3° millennio possano per sempre vedere cancellata la parola guerra e creare un’era di pace, solidarietà e umanità».
Proprio nel giorno in cui a Fiumicino sono atterrati 81 profughi, perlopiù siriani provenienti dal Libano, il Sen. Benedetto Della Vedova (Sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale) ha voluto sottolineare l’evento: «Il primo imperativo che questo Governo, insieme a quelli precedenti, ha fatto proprio, è quello di salvare la vita ai migranti. Chi arriva qua, dopo aver sfiorato la morte per la traversata, non può accontentarsi di fermarsi dove gli viene imposto. Questa è una delle cose che noi, intesi come Italia, cerchiamo di spiegare all’Europa. Non dobbiamo dire “l’Europa non fa per i migranti”, ma “gli europei non fanno”; non bisogna puntare il dito solo verso le istituzioni. Chi raggiunge un paese, secondo il regolamento di Dublino, ha diritto d’asilo nel paese in cui arriva: questo lo vogliono gli europei, non l’Europa. Proprio oggi arrivano a Fiumicino 81 immigrati e occorre un corridoio umanitario per queste circostanze.
Anche David Cameron, Premier inglese, ha sottolineato, in ottica di referendum per la Brexit, che gli immigrati possono aiutare la Gran Bretagna in ambito economico e sociale».
Tareke Bhrane (Presidente Comitato 3 ottobre )ha portato la sua testimonianza diretta, essendo arrivato in Italia dopo una traversata in mare: «Ringrazio l’ANVCG per la collaborazione che abbiamo intrapreso. Io sono arrivato qui in Italia con questi barconi e posso dire, direttamente, che siamo tutti stanchi di contare i morti. Così come siamo stanchi della posizione delle istituzioni europee che stanno facendo ostruzionismo. Non ci sono progetti comuni a lungo termine, mentre ogni stato continua a lavorare a metà suo: questa non è politica. Fa comodo dire “ci dispiace”, ma servono fatti. La nostra associazione nasce dopo il 3 ottobre 2013, quando sono morti centinaia di persone in mare, ora non fanno notizia neanche più loro. Noi cittadini possiamo cambiare le cose, perché il potere non è del politico: il potere è del popolo».
GLI OSPITI – Tana De Zelueta (Presidente UNRWA Italia), si è espressa così: «Quest’anno rappresenta quasi un record: non c’è mai stata così tanta gente spostata nel mondo per le guerre. I profughi palestinesi in Siria, spesso, vedono preclusa la loro fuga verso territori circostanti e per questo mirano all’Europa. Quelli che rimangono lì, invece, vengono assistiti da noi dell’UNRWA tra molte difficoltà. Ringrazio l’ANVCG per l’opportunità di sviluppare un progetto a Homs, in Siria, insieme. Anche io, come l’Avv. Castronovo, spero in un mondo migliore, perché noi siamo chiamati a riprendercelo questo mondo migliore». A rappresentare la United Nations Relief and Works Agency anche il segretario generale per l’Italia, Marina Calvino: «Noi vogliamo garantire un’istruzione fondamentale per i bambini dei paesi colpiti da conflitti, perché è il primo elemento per sopravvivere. L’educazione di emergenza viene svolta attraverso diverse attività, perché il bambino deve rendersi autonomo ma, al tempo stesso, fronteggiare quello che gli sta succedendo intorno; per questo ci avvaliamo anche di alcuni psicologi. Grazie all’ANVCG a Homs i bambini potranno avere anche una situazione di svago nella nuova struttura che verrà costruita». Lorenzo Rinelli (L’Osservatorio-Centro ricerca ANVCG) ha aggiunto: «Bisogna intervenire maggiormente nei paesi “periferici” dell’Africa. Purtroppo, però, alcuni stati non la pensano così e, in quelle zone, stanno chiudendo diversi centri di sostegno. Lampedusa ha assunto, da diverso tempo, un ruolo importante per l’accoglienza e noi dell’ANVCG stiamo intervenendo sul campo. E’ stato bello riportare alcune opere sull’isola, ma questo deve stimolare anche altri progetti: come la costruzione di un ospedale che manca, al momento».
LE INIZIATIVE – Durante la giornata è stato illustrato il nuovo progetto congiunto tra l’ANVCG e UNRWA Italia, che conferma la vicinanza dell’Associazione alle tematiche in questione. L’idea prevede la costruzione di uno spazio ricreativo con area giochi nel campo rifugiati palestinesi di Homs, in Siria; l’obiettivo è quello di fornire un ambiente sicuro, educativo e ludico a 5.000 bambini rifugiati vittime del conflitto siriano, rispondendo alle loro necessità di assistenza psicosociale.
E’ stato illustrato, inoltre, il progetto “Verso il Museo della fiducia e del dialogo del Mediterraneo”, realizzato in partenariato con il Comitato 3 Ottobre Onlus, che vedrà ospitate sull’isola di Lampedusa, accanto alle opere provenienti dai più importanti musei dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, i reperti delle vittime dei naufragi e testimonianze delle vittime civili di guerra di ieri e di oggi.