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“IO SONO MIA”: DA META’ FEBBRAIO ANCHE SU RAI UNO

Erano gli anni 80′ quando qualcuno mise in giro la triste voce che Mia Martini portasse sfortuna, precisamente jella, e lei scomparve, si disciolse abbandonando le scene. Non dando più fastidio a chi pensava che se cantava lei il palco se ne sarebbe caduto, gli altri cantanti avrebbero perso la voce ed altre mille catastrofi sarebbero accadute. Quelle voci la resero sola contro il mondo. Era un’anima sola Mimì Bertè, con una voce che struggeva il vento, era la migliore e soltanto oggi c’e un film sulla sua biografia a ridarle quella dignità che gli uomini le tolsero. “Io sono Mia”,  biopic, scritto da Monica Rametta, diretto da Riccardo Donna e prodotto da Luca Barbareschi, interpretato dalla napoletana Serena Rossi, è stato nelle sale cinematografiche  grazie a Nexo Digital, il 14, il 15 e il 16 mentre  febbraio sarà sulla Rai  per chi se lo fosse perso al cinema.l film è ambientato durante il Sanremo dell’89. Mia Martini torna sulle scene dopo anni di abbandono e con i pretesto di  un’intervista ripercorre la sua vita: gli inizi difficili, il rapporto complesso col padre, una amore contrastato che la travolge con Ivano Fossati e, soprattutto, il marchio infamante di iettatrice che le si attacca addosso condizionando la sua carriera con alti e bassi. Una maledizione che ha reso Mia agli occhi del mondo come una strega, una persona da fuggire, da scansare come la peste, chiudendole in faccia tutte le porte che aveva aperto con fatica e dedizione alla musica, la sua unica ragione di vita. Era lei che diceva : ” Se non canto, non vivo”, ed è per questo suo bisogno che era tornata a Sanremo dieci anni dopo, nel 1989, con la sublime “Almeno tu nell’universo”, che non vinse la gara ma fu un trionfo e di cui la cantante dichiara :” Erano sette anni che non potevo più fare il mio lavoro, per cui ho avuto dei momenti di grande depressione. E in quel momento ho sentito “fisicamente” questo abbraccio totale di tutto il pubblico, l’ho sentito proprio sulla pelle. Ed è stato un attimo indimenticabile”. Come è oggi indimenticabile lei, Mia. Risultati immagini per io sono mia

Il regista sul film, dice :”La storia che abbiamo raccontato, non è perfettamente fedele a quella di Mimì  abbiamo deciso di fare un passo indietro e di giocare più sulle emozioni e i sentimenti. A me interessava soprattutto l’anima di Mimì. È un racconto imperfetto, ma umano e attuale. Perché proprio in questo mondo dove la macchina del fango è diventato uno sport molto diffuso, è giusto rendere omaggio a Mimì che della calunnia fu una tragica vittima”.Risultati immagini per io sono mia

Sarà un successo anche in televisione di cui si aspetta con ansia, la messa in onda su Rai uno, per metà febbraio, e di cui si parlerà anche al prossimo Festival di Sanremo, che ogni anno rende omaggio a Mia Martini grazie al premio della critica intitolato a lei che non ha mai vinto un’edizione a cui ha partecipato, si è avvicinata ma non è mai arrivata prima, eppure era la numero uno. Aveva tutto nell’interpretazione: il dolore, la rabbia, l’amore, la solitudine, la forza, la sensibilità, l’essere martire di una società marcia dentro.

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