Sport

Josè Alberti: “Benitez non è allenatore che può allenare le grandi squadre in Italia”

È lunedì 23 febbraio, il giorno di Napoli – Sassuolo, incontro valevole il ventiquattresimo turno di Serie A. Come ogni lunedì ne abbiamo parlato nel corso della trasmissione radiofonica “Globuli Azzurri” condotta da Samuele Ciambriello e Romina Parisi con il prezioso ausilio di opinionisti, giornalisti ed esperti del campo. È intervenuto a tal proposito Josè Alberti, ex calciatore argentino e noto operatore di mercato.

Josè Alberti: “Voglio esordire precisando che sono un argentino, ma un argentino napoletano e non un turco napoletano! Tengo molto alle sorti del Napoli, anche se negli ultimi anni sono rimasto molto deluso”.

Dunque partita importantissima tra Napoli e Sassuolo, che sensazioni hai al riguardo? Chi schiereresti in campo?

“Il Napoli è sempre la stessa cosa da due anni e sto soffrendo le pene nel cuore perché battiamo la Juventus, battiamo la Roma, vinciamo la Coppa ed allo stesso tempo perdiamo con il Chievo, con il Palermo e soprattutto con il Bilbao. Chiaramente per la partita di oggi mi auguro che il Napoli batta il Sassuolo e collezioni i tre punti, sarei contento anche in caso di vittoria al 90’ minuto con autorete… ma ciò non risolverebbe comunque i problemi del Napoli”.

Benitez ci ha abitutato a questo turn over, a questi cambiamenti continui di formazione. Tu condividi questo atteggiamento?

“No, come ho sempre detto, Benitez non è allenatore che può allenare le grandi squadre in Italia. Parliamo di un allenatore che fino ad adesso ha schierato trentasette formazioni diverse, ha preso giocatori che nella rosa del Napoli definirei assurdi e da quando è qui ne ha presi ben ventitré di calciatori! Lo ribadisco, questa è una cosa assurda! Il Napoli ha avuto i migliori calciatori di tutti i tempi, non ha nulla da invidiare al Real Madrid, per questo ritengo che sia inaccettabile che non si vinca”.

Facciamo un breve tuffo nel passato, dunque Alberto tu sei uno che ha sempre detto la verità. Ti chiediamo: da piccolo eri nello stesso posto di Papa Francesco?

“Certo, Papa Francesco giocava a pallacanestro; io ho giocato nel San Lorenzo da quando avevo dieci anni fino a quando sono stato acquistato dalla Juventus all’età di diciannove anni. Durante questi anni in Argentina, nel vecchio impianto del San Lorenzo che oggi è un Carrefour, ci allenavamo tutti i giorni dalle 14:00 alle 18:00 e successivamente si svolgevano gli allenamenti del Basket; Papa Francesco era molto bravo e lo vedevo per l’appunto giocare nei campetti di Basket adiacenti al campo di calcio. Eravamo molto legati anche se nel corso degli anni ci siamo persi perché io sono venuto in Italia; ci siamo ritrovati con grande gioia dopo ben trentacinque anni alla festa dei 100 anni del San Lorenzo, alla chiesa di un italiano, Padre Massa, colui il quale ha fondato il club dei cosiddetti Cuervos. Ricordo una simpatica curiosità, ossia che i primi anni veniva a giocare in tunica perché non era permesso toglierla!”.

Dunque gli azzurri del maestro Rafa hanno l’occasione, ancora una volta,  di compiere un passo importante per accedere alla prossima edizione della Champions League dalla porta principale. Complici l’ennesimo rallentamento della Roma (bloccata a Verona per 1-1) e della Fiorentina (che ha impattato fra le mura amiche contro il Torino per 1-1). I giallorossi si trovano adesso a sei lunghezze con una partita in più disputata, mentre le inseguitrici Lazio e Fiorentina su tutte si trovano rispettivamente a -2 e -3 punti dagli azzurri. Sono diversi i punti di domanda in questa giornata: quale sarà la formazione di Benitez? A chi si affiderà per difendere la porta: fiducia a Rafael o dentro Andujar? Gabbiadini o Zapata? Ne abbiamo parlato con un altro ospite radiofonico: Gennaro Scarlato, ex calciatore e tifoso del Napoli.

Allora Gennaro, il match di stasera è molto importante per la classifica del Napoli. Una prova di maturità che noi tutti ci auguriamo venga superata.

Gennaro Scarlato: “Nella maniera più assoluta si tratta di una partita che non si deve sbagliare. Abbiamo ancora un’opportunità per avvicinare la Roma e tenere a distanza di sicurezza le inseguitrici che abbiamo visto essere agguerritissime. Sulla carta credo non sia una partita semplice, il Sassuolo è un avversario che merita grande rispetto e bisognerà fare attenzione a non concedere troppi spazi. Ad ogni modo abbiamo tutti i requisiti per far nostra la partita e proseguire la caccia alla Roma. Certo sulla carta la partita non è facile pero abbiamo tutte le potenzialità per farla nostra”.

L’anno scorso fummo puniti da Zaza e quest’anno il Sassuolo si ripresenta al San Paolo con il temibilissimo tridente Berardi – Sansone – Zaza. Inoltre abbiamo visto che la nostra squadra ha una doppia faccia: stupefacenti in avanti ma con molte lacune in difesa…

“Beh, portiamo la teoria secondo cui è sufficiente fare un gol in più degli avversari. È innegabile che la nostra retroguardia abbia mostrato lacune evidenti negli ultimi tempi ed ha preso gol che non esiterei a definire evitabilissimi, come a Palermo. Conto sul fattore campo e sulle motivazioni. Abbiamo la spinta del nostro pubblico e, come ho detto prima, l’occasione è troppo ghiotta per non essere sfruttata. Dobbiamo triplicare le nostre motivazioni e portare a casa i tre punti”.

 Ex calciatore e capitano del Napoli, nonché grandissimo tifoso azzurro. Parliamo ovviamente di Paolo Cannavaro: cosa ne pensi di lui e delle sue dichiarazioni d’amore verso il Napoli?

“Posso immaginare il suo stato d’animo attuale, ha dato tanto alla causa azzurra e nonostante tutto sarà sempre legato a questa maglia. Come me ha vestito la maglia del Napoli da tifoso e tutto quello che viene dopo non potrà mai essere cancellato perché si tratta di un’esperienza unica ed indescrivibile. Ti resta dentro per sempre. Da grande professionista quale è, farà una grande partita”.

Chi sarà il vice Higuain? Avresti il coraggio di non far giocare un Gabbiadini così?

“Io lo farei giocare. Il giudice insindacabile che è il rettangolo verde ha mostrato che il Napoli d’oggi ha bisogno di Gabbiadini. Ha fatto diversi gol ed ha accompagnato questi gol a prestazioni di livello. Merita una maglia di titolare così come Zapata che risponde presente ogni qualvolta viene chiamato in causa. Credo che l’ex Samp possa essere decisivo sia se schierato dal primo minuto, sia se gettato nella mischia a partita in corso”.

Una breve parentesi sulla giornata di venerdì nel carcere di Poggioreale: eri emozionato ed abbiamo visto tante tue interviste alle tv locali; ci hanno colpito molto le tue dichiarazioni in cui dicevi di aver trovato diversi ragazzi motivati ed alcuni di loro anche bravi con il pallone tra i piedi.

“Assolutamente, c’erano diversi bravi calciatori al di là delle forti motivazioni che accompagnavano i loro calci al palloni. Devo ammettere che mi hanno sorpreso molto. È stato un giorno emozionante, dai caratteri amichevoli ed umani, e sono felice di avere accettato questo invito”.

Chiudiamo con un pronostico secco per questa sera:

“Mi auguro che il Napoli possa vincere e il mio pronostico è  2-1”.

Potrebbe piacerti...