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Juve, è ufficiale: Sarri esonerato

Maurizio Sarri è stato esonerato. È arrivata l’ufficialità con un comunicato del club riportato da La Gazzetta Dello Sport. Andrea Agnelli ha preso la sua decisione definitiva prima di quanto ci si aspettasse. Troppo forti i segnali degli ultimi mesi, con una squadra lontana dai progetti del suo allenatore e i risultati quasi mai in linea con le aspettative, al netto dello scudetto – importante, fondamentale – vinto con due giornate di anticipo. Finisce quindi la strana esperienza di Sarri in un mondo che non è mai stato davvero suo, dopo mesi di tensione, critiche, rapporti complicati con uomini importanti dello spogliatoio.

FAVORITI

Le domande ora ovviamente riguardano il futuro. Nel caso in cui si andasse davvero verso un cambiamento, Simone Inzaghi sarebbe il primo nome della lista, la soluzione più probabile. L’alternativa, più forte nelle ultime ore, è Pochettino, libero dal contratto con il Tottenham. Questa seconda ipotesi guadagna consensi nelle ultime ore. Certo, ci sono questioni da risolvere in entrambi i casi. Per Inzaghi, ci sarebbe da trovare un’intesa con Lotito e la Lazio per liberare l’allenatore e permettergli di rompere il contratto in corso. Per Pochettino, la questione è la richiesta economica: l’argentino chiede un contratto da 10-12 milioni. Rispetto a Inzaghi ha un vantaggio – la finale di Champions raggiunta e in generale l’esperienza internazionale – e uno svantaggio: la conoscenza solo indiretta del calcio italiano. Zinedine Zidane, peraltro legato al Real Madrid, va tenuto in considerazione per la grande stima della Juve nei suoi confronti e per i grandi risultati: se insegui la Champions, chi meglio di chi l’ha già vinta tre volte? Al momento però l’operazione Zizou sembra molto complicata.

L’OPINIONE

Gli appassionati su Internet, intanto, sul tema hanno idee abbastanza chiare. Nel sondaggio di Gazzetta.it – ragionevole pensare che sia stato cliccato da molti juventini – due terzi avevano votato per l’esonero. Solo un 30-33% si era espresso per la conferma. In un’altra votazione, plebiscito per Zidane come successore ideale: 60% dei voti, molti più di Allegri, nostalgico secondo, e Simone Inzaghi.

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