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La banda Spalletti: Pizarro il secondo? Poi… quelli di Empoli per rilanciare Napoli

Le galline del Cioni, rese celebri da Luciano Spalletti, stavolta c’entrano poco. Nel senso che la citazione – con tanto di video virale sul web dall’ottobre 2016 quando il tecnico lanciò la metafora provocatoria dopo un Roma-Palermo – in questo caso va intesa come senso rurale della vita. Ecco, alla base dello staff che il tecnico di Certaldo sta allestendo per la sua nuova esperienza al Napoli c’è una filosofia contadina della vita.

Ed ecco che ancora una volta le sue braccia, destro e sinistro, saranno ancora Marco Domenichini e Daniele Baldini: quelli di Empoli. Già perché nasce tutto da lì. Da quel club dove ognuno di loro ha lasciato qualcosa di importante. Baldini era in campo il capitano a metà anni Novanta quando il piccolo club toscano fece il salto dalla C alla A in due anni con uno Spalletti giovanissimo allenatore, che come secondo si era già scelto Marco Domenichini. Appena Baldini smise di giocare entrò anche lui nello staff e da vent’anni il terzetto ha sempre proseguito insieme. Su tutte le piazze dove Spalletti ha allenato, loro due erano al suo fianco: Roma, San Pietroburgo, Milano. Prossima fermata Napoli. Professionisti di qualità, affiatati per approfondire ogni aspetto tecnico-tattico della squadra o dell’avversario, ma anche e soprattutto uomini schietti e diretti, che sanno creare un ambiente positivo nel gruppo squadra. Finora Domenichini è stato il secondo in panchina, mentre Baldini si è occupato prevalentemente di curare la fase difensiva della squadra.

 Sui ruoli precisi Spalletti sta riflettendo per completare lo staff, dovendo far quadrare i conti. Già perché il presidente Aurelio De Laurentiis ha lasciato intendere al nuovo tecnico di non poter lasciare carta bianca. E così gli ha affidato un budget di circa un milione di euro lordo per comporre il proprio staff, che poi con quei soldi l’allenatore riesca a prendere quattro o più persone per il Napoli non è un problema, basta contenere i costi. E così proprio in questi giorni Luciano sta componendo il complicato puzzle, in cui Domenichini e Baldini non sono in discussione. Potrebbe esserci anche David Pizarro, in campo da centrocampista il miglior interprete del calcio spallettiano – prima a Udine e poi a Roma – ma il cileno sta riflettendo. Invece si sa già che il preparatore atletico sarà Francesco Sinatti che a Napoli conoscono bene perché per tre anni ha ricoperto questo ruolo con Sarri allenatore. Un giovane molto preparato e ben motivato a tornare in un club dove è stato bene. Da definire ancora se saranno del gruppo Alessandro Pane e Marcello Iaia, rispettivamente collaboratore tecnico e preparatore nell’Inter di Spalletti. Per il preparatore dei portieri si parla di Alejandro Rosalen Lopez negli ultimi 8 anni alla Fiorentina.

Intanto definite anche le date del ritiro, diviso in due parti, visto che il Presidente Aurelio De Laurentiis ha due diversi contratti con Val di Sole e Regione Abruzzo. Per cui dal 15 al 25 luglio la squadra sarà a Dimaro, in Trentino, e poi dal 5 al 15 agosto fra Castel di Sangro e Rivisondoli. In una estate con meno vincoli sarà possibile rivedere i tifosi attorno alla squadra per ritrovare un po’ di normalità e soprattutto del sano entusiasmo.

Gazzetta dello Sport

 

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