Officina delle idee

LA CAMPANIA SI MOBILITA PER LEGALIZZARE LE DROGHE LEGGERE. INTERVENTI DI IMPEGNO, CRISCUOLO, BORRELLI E DE MAGISTRIS

Si è tenuta stamattina al  Caffé Letterario “Intra Moenia” in Piazza Bellini, la conferenza stampa di presentazione della campagna “Legalizziamo!”, legata alla proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati, promossa da Radicali Italiani e dall’Associazione Luca Coscioni, che ha raccolto il sostegno della Coalizione Italiana per le Libertà civili e democratiche, Forum droghe, Antigone, La Società della Ragione, La PianTiamo e il coordinamento dei grow shop italiani. Ad intervenire anche  il deputato Leonardo Impegno, che ieri ha discusso del Ddl alla Camera, discussione che si è però arenata con un rinvio a settembre.

“Per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, -dichiara Leonardo Impegno– discutiamo della regolamentazione della cannabis. Siamo finalmente riusciti ad infrangere almeno il tabù della discussione nell’aula parlamentare e tentiamo di dare soluzioni. Oggi il consumo della cannabis riguarda circa 6 milioni di persone e il suo ricavato è totalmente e solidamente nelle mani della criminalità organizzata  ed è a rischio la salute dei nostri giovani. Il parlamento non può chiudere gli occhi di fronte a questo e deve guardare in faccia alla realtà. Io sono per un paese sicuro dove il consumo di droghe si riduce drasticamente, dove si investe  in prevenzione e recupero. Legalizzare non significa incentivare, promuovere, ma regolamentare, controllare e addirittura proteggere”.

Una battaglia, quella del giovane deputato, portata avanti con convinzione: “La storica discussione di ieri non ci basta,  la legge deve essere approvata per tutelare la salute e combattere la criminalità organizzata, non possiamo dire che ci sono altre priorità. E’ un bene che questa legge sia trasversale. Ogni deputato deve risponderne personalmente. Occorre rivedere anche l’impianto repressivo delle leggi in materia di tossicodipendenza. Nelle nostre carceri il 33% dei detenuti è li per reati connessi alla tossicodipendenza”.

“I radicali si mobilitano, –afferma Rosa Criscuolo– e stavolta non sono piu’ soli, in questa giornata a Napoli, per far in modo che il testo di legge portato in Parlamento non venga snaturato dalle migliaia di emendamenti depositati . Il proibizionismo ha fallito e favorisce solo le narcomafie internazionali . I due miliardi di euro che il nostro Paese spende in repressione, in operazioni di polizia , tribunali e carcere devono essere risorse liberate e ribaltate in altri usi . Spero che l’ area liberale del partito democratico consideri prioritario questo impegno”.

 

Francesco Emilio Borrelli consigliere regionale dei Verdi, si dichiara entusiasta: “In Campania –dice il componente della commissione Sanità, che ha partecipato assieme a De Magistris ad una manifestazione di sostegno alla legge– stiamo facendo un importante passo in avanti per garantire anche ai malati della nostra regione la possibilità di accedere alle cure con farmaci a base di cannabis, grazie al disegno di legge approvato in Commissione che sarà discusso e approvato in Consiglio regionale entro la settimana. Ho preparato un ordine del giorno in cui chiederò al Consiglio di sollecitare il Parlamento a una discussione aperta ma libera da condizionamenti sulla liberalizzazione della cannabis e mi auguro di trovare quella stessa apertura che è stata trovata in Commissione sanità per l’approvazione del disegno di legge sull’uso dei farmaci a base di cannabis. Legalizzare le droghe leggere toglierebbe risorse alla criminalità e ne darebbe allo Stato che comincerebbe a guadagnare circa 6 miliardi di euro così come fa con tabacco, gioco e alcool, tre settori che andrebbero vietati se si volesse seguire quanto detto da quanti si oppongono alla liberalizzazione delle droghe leggere in nome dell’etica”.

dema

La speranza è anche quella di rivedere il sistema repressivo che punta al basso, basti pensare che un detenuto su tre entra in galera per droga, anche a causa di dosi minimali di sostanze stupefacenti.

 

Potrebbe piacerti...