Sport

La F1 riaccende i motori: semaforo verde per la partenza

Al via il campionato mondiale di Formula 1 2020. Stipulato un calendario di 8 gare, approvato anche dalla FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile), da disputare tutte in Europa tra il 5 luglio e il 6 settembre.

Dopo il mancato esordio dello scorso 15 marzo in Australia (causa emergenza COVID-19), i piloti delle monoposto partiranno dall’Austria, con un Doppio Gran Premio sul circuito di Spielberg (il 5 e il 12 luglio). A seguire ci si sposterà all’Hungaroring di Budapest per disputare il GP d’Ungheria (17 luglio), prima del secondo doppio appuntamento previsto dal calendario, questa volta a Silverstone, con il GP di Gran Bretagna (il 2 e il 9 agosto). Il campionato mondiale di Formula 1 proseguirà poi in Spagna per la gara in Cataloña, attesa il 16 agosto sul circuito di Montmeló e  seguita da una breve pausa prima di raggiungere Spa-Francorchamps, per il GP del Belgio (30 agosto). Ultima tappa Monza, con il GP d’Italia il 6 settembre, per chiudere in bellezza le prime 8 giornate.

Si attendono notizie sul calendario completo entro le prossime settimane: la volontà della Formula 1 sarebbe quella di disputare un campionato di 15/18 gare, la cui fine ipotizzata per il 14 dicembre ad Abu Dhabi. Resta in dubbio, però, come ben definire i Gran Premi da disputare al di fuori del vecchio continente, considerando le incertezze derivanti dai circuiti cittadini di Baku, Sochi e Singapore (non in grado di poter garantire l’assenza di pubblico in sicurezza, obbligatoria per poter gareggiare).Al momento tutti i GP saranno a porte chiuse”, ha dichiarato Chase Carey (amministratore delegato della Formula 1), “ma la speranza è quella di riuscire nei prossimi mesi a riportare i tifosi alle gare non appena sarà sicuro poterlo fare”. La scelta potrebbe essere quella di aumentare gli appuntamenti europei, optando per un doppia gara in Italia, con possibile tappa a Mugello.

In merito al debutto in Austria, severo il protocollo igienico-sanitario da rispettare in occasione dei primi due GP: team e piloti dovranno sottoporsi a tampone per il virus Sars-CoV-2 prima della partenza e dovranno presentare un certificato che attesti la pratica svolta; le squadre alloggeranno in hotel diversi e non potranno esserci più di 2mila persone in pista. I piloti dovranno atterrare con voli charter all’aeroporto militare situato nei pressi del circuito austriaco del Red Bull Ring.

Ancora incerto, dunque, il destino della Formula 1, ma dotato di uno spiraglio di luce di 8 gare, pronto a riaccendere la passione di tutti gli appassionati di motori.

 A cura di Maria Pia Russo.

Potrebbe piacerti...