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“La peggior tragedia nel Mediterraneo del 2019”. Due barconi affondano al largo della Libia: 150 morti

Nuovo naufragio al largo della Libia, dove sono affondati due barconi. Se le cifre saranno confermate, sarà la peggiore strage nel Mediterraneo del 2019: si temono infatti 150 morti, tra cui donne e bambini. Secondo i sopravvissuti, a bordo delle imbarcazioni erano presenti circa 300 migranti: 137 quelli portati in salvo. Le due imbarcazioni erano partite Khoms, in Libia, un porto a circa 100 chilometri a est di Tripoli, e si sarebbero rovesciate poco dopo. Un pescatore ha avvistato i naufraghi e ne ha soccorsi quanti poteva, poi ha avvisato la Guardia Costiera libica che ne ha tratti in salvo 137. Settanta i corpi che i sopravvissuti avrebbero contato attorno ai relitti, circa un centinaio i dispersi.Migranti, i morti nel Mediterraneo nel 2019

“Se le cifre stimate sono corrette, si tratta del maggior numero di vittime nel Mediterraneo centrale nel 2019”, ha spiegato il portavoce dell’Unhcr per Africa e Mediterraneo/Libia, Charlie Yaxley. “Un promemoria, se ancora fosse necessario, del fatto che ci deve essere un cambiamento nell’approccio alla situazione nel Mediterraneo. Salvare vite in mare è un bisogno urgente”, ha aggiunto.
È appena avvenuta la peggiore tragedia nel Mediterraneo di quest’anno”. Così Filippo Grandi, l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha commentato in un tweet il doppio naufragio avvenuto nel Mediterraneo centrale al largo delle coste di Al Khoms, di fronte alla Libia. Un episodio “tragico”, come scrive Iom Libya, sezione libica dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), secondo cui le vittime sono 150. La notizia è stata confermata anche dall’agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) e dalla stessa Guardia Costiera libica. Quest’ultima ha spiegato che i barconi coinvolti nel naufragio sono due, con circa 300 persone a bordo: 137 sono state tratte in salvo, mentre “decine di persone potrebbero essere affogate“. Unhcr riferisce invece che le “notizie iniziali indicano che oltre 100 persone potrebbero aver perso la vita, mentre altre 140 sono state salvate e fatte sbarcare, ricevendo assistenza medica e umanitaria da Unhcr e dal partner Imc“, cioè International Medical Corps. Al momento non è ancora stata chiarita la dinamica né dell’incidente né dei soccorsi.

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